Parte il PNRR per la scuola, orientamento e ITS in primo piano

Martedì 30 novembre il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, insieme alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, alla ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e alla ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, presentano alla stampa le prime misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relative al settore Istruzione. La conferenza stampa, intitolata FUTURA: la scuola per l’Italia di domani, si tiene nella Sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione a partire dalle ore 12.

La partecipazione delle ministre Bonetti, Carfagna e Gelmini alla conferenza stampa evidenzia il carattere non settoriale delle misure previste dal PNRR per l’istruzione, mirate ad affrontare alcuni ritardi e nodi strutturali del nostro sistema formativo (gli squilibri Nord-Sud, le disparità di genere, le carenze della formazione professionale e tecnica superiore) assai più nella logica dell’investimento che in quella della spesa corrente, motivo non ultimo della insoddisfazione dei sindacati della scuola, che il 10 dicembre sciopereranno soprattutto per protestare contro la miseria dei 10-12 euro al mese di aumento preventivati nella Legge di bilancio 2022.

Tra le misure di carattere strutturale in cantiere, oltre a 5 miliardi destinati all’edilizia scolastica, di cui 3 agli asili nido, compare in primo piano un profondo e sistemico ripensamento dell’orientamento, specialmente di quello scolastico. Ne ha parlato il ministro Bianchi intervenendo il 27 novembre alla manifestazione Job&Orienta a Verona. In questa occasione il ministro ha ricordato l’importanza della “Carta di Genova” sull’orientamento, approvata dalle commissioni della Conferenza delle Regioni e delle province autonome Istruzione, Università e Ricerca (X commissione) e Formazione e Lavoro (XI commissione) riunite in sede congiunta al salone Orientamenti di Genova lo scorso 16 novembre.

Il documento, condiviso all’unanimità dalle Regioni e valorizzato da Bianchi nel suo intervento, prevede una serie di interventi innovativi: didattica orientativa a partire dalla scuola primaria; inserimento nell’organico delle scuole di ogni ordine e grado del profilo professionale dell’orientatore; formazione iniziale e in servizio dei docenti per attrezzarli alle attività di orientamento trasversali e funzionali alla didattica orientativa; evoluzione dei PTCO (le attività dell’ex Alternanza scuola lavoro) verso un maggiore interazione con le realtà del territorio; moduli di orientamento con attività laboratoriali di almeno 30 ore in tutti i livelli di istruzione; rafforzamento dei piani formativi individualizzati in linea con quanto previsto per gli istituti di formazione professionale.

Tra gli interventi, quello di Alessandra Nardini, assessore istruzione, formazione professionale, università e ricerca della regione Toscana: “occorre legare istruzione, formazione e lavoro per dare maggiori opportunità ai giovani. Abbiamo chiuso con le politiche di tagli sul settore e dobbiamo far conoscere le opportunità formative e occupazionali che ci sono sui territori. Dobbiamo investire per combattere l’abbandono scolastico, che la pandemia potrebbe accentuare. Abbiamo le risorse del PNRR, e siamo alla vigilia del nuovo settennato dei fondi europei: oggi possiamo decidere quale strada seguire, un’occasione da utilizzare nel miglior modo possibile”.

E poi, ha aggiunto Bianchi con molta convinzione, il varo di un adeguato sistema di formazione tecnico-professionale superiore, concorrenziale con la scelta universitaria, attraverso la revisione e il rilancio degli ITS (Istituti Tecnici Superiori, o Accademie), per il cui finanziamento è previsto lo stanziamento di 1 miliardo e mezzo, poco apprezzato dai sindacati della scuola.

Manca invece nel PNRR, per quanto se ne sa, un intervento straordinario di alfabetizzazione culturale, digitale e finanziaria degli adulti italiani e stranieri. Peccato. Si sarebbe trattato di un intervento di grande rilevanza in coerenza con le sfide sociali ed economiche in corso.

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