
Padoa Schioppa ringrazia Fioroni, e la CGIL alza il tiro
Non si conoscono ancora gli emendamenti, quelli riguardanti la spesa per l’istruzione, che il governo intende presentare alla Camera, dove è in pieno svolgimento il dibattito sulla legge finanziaria, ma dalle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, si può arguire che una parte consistente dei risparmi previsti (oltre 1400 milioni di euro l’anno a regime) dovrebbe essere confermata.
Per scuola, università e precariato, ha detto TPS, “è stato fatto meno di quello che sarebbe stato auspicabile” ma, per la situazione ereditata, “sarebbe stato impossibile reperire altre risorse“. Perciò il ministro ringrazia i colleghi di governo per aver anteposto “l’esigenza comune a quella più forte avvertita per ogni singolo settore nel quale i ministri avevano la responsabilità“.
Non è possibile al momento quantificare la portata del contributo che il MPI porterà a quella che TPS definisce “l’esigenza comune” (il contenimento della spesa pubblica), ma a giudicare dalle prime reazioni dei sindacati non si prospettano tempi tranquilli. Enrico Panini, segretario della Flc-Cgil, mette le mani avanti, e propone di “utilizzare il TFR inoptato per uno straordinario investimento sulla conoscenza“, e che “venga ripianato il buco di 600 milioni di euro ereditato da 5 anni di finanziarie del precedente Governo“.
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