Organico dei docenti: tra conti e sviluppo

L’anno scolastico 2008/2009 all’insegna dei “tagli“. E’ quanto emerge dalla programmazione degli organici del personale docente ed ata,  nel quadro della revisione della spesa per il Ministero della Pubblica istruzione.

L’ufficializzazione del decreto interministeriale ha fatto conoscere i contesti territoriali su cui si interviene con una forte decurtazione di posti (Campania -2373 posti, Sicilia -1727, Calabria -1199, etc), ma anche quelli che registrano un incremento di posti di organico, collocati nell’area di Centro-Nord.

Quello che emerge dall’analisi della decisione è una politica “centrata” sulla logica dei numeri e sul riallineamento dei rapporti numerici sul territorio nazionale.

A questo primo passo è necessario che se ne aggiungano altri soprattutto di fronte al fatto che i tagli incidono soprattutto sulle realtà dove la performance scolastica degli studenti è “gravemente insufficiente“.

Sono dunque, altre le leve che occorre contestualmente attivare per arrivare ad equilibri non solo quantitativi ma anche qualitativi. La differenza negli esiti scolastici nei contesti territoriali, infatti, come sottolinea il rapporto intermedio sulla revisione della spesa, “non appare…interamente spiegabile, né da una differenza di risorse (umane e materiali) impiegate, né da una differenza in termini di ambiente socio-ambientale. Rimanda… alla diversa efficienza nell’organizzazione del servizio nei diversi territori e, forse alle diverse aspettative delle famiglie e alla diversa motivazione dei docenti”.