Nuovo PEI: le scuole devono adottare i modelli nazionali secondo le consuete scadenze. Inviata nota MI con indicazioni

La Direzione Generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione, con nota prot. n. 3330 del 13 ottobre 2022, alla luce della Sentenza del Consiglio di Stato n. 3916, fornisce indicazioni in merito alla redazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) per l’a.s. 2022/23. Obiettivo è quello di chiarire come le istituzioni scolastiche debbano provvedere ad adottare i modelli nazionali PEI secondo le consuete scadenze. Successivamente al perfezionamento del nuovo decreto interministeriale, il Ministero dell’Istruzione fornirà indicazioni in ordine alle principali novità normative e alla modalità telematica di compilazione dei PEI. Intanto arriva il parere positivo del CSPI sul decreto.

PEI: il parere del CSPI sul decreto

Nell’adunanza plenaria dello scorso 13 ottobre, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha infatti espresso, con voto unanime, parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale recante le disposizioni correttive al precedente decreto in materia (n. 182/2020) concernente l’«Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’art. 7, comma 2-ter, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66». Nel dettaglio il CSPI:

  • ricorda le motivazioni che hanno reso necessaria l’emanazione del provvedimento in questione: pronunciamento del Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso del Ministero dell’Istruzione, ha riformato la Sentenza del TAR Lazio n. 9795/21 a seguito della quale era stato annullato il decreto interministeriale n. 182/2020 con le Linee Guida  e i nuovi modelli di PEI;
  • ritiene che – anche se la citata sentenza non è entrata nel merito delle norme, rinviando tale decisione ad eventuali future situazioni – bene ha fatto il Ministero a intervenire su quegli aspetti controversi del decreto interministeriale 182 che avrebbero potuto comunque portare a contenziosi, elementi che, seppur evidenziati nel parere reso dal CSPI nella seduta n. 46 del 7.9.2020, non erano allora stati presi in considerazione dal’Amministrazione;
  • ritiene positivo che siano state apportate modifiche anche ai modelli di PEI e alle Linee Guida che rendono coerenti gli interventi e consentono un più flessibile utilizzo dei modelli stessi;
  • suggerisce di specificare che l’utilizzo dei modelli in questione potrà essere graduale a partire dall’ingresso nella scuola dell’infanzia, dalle classi prime di ogni ordine e dalle classi terze per la scuola secondaria di secondo grado;
  • chiede di integrare il decreto correttivo con la precisazione che i modelli di PEI terranno conto della diagnosi funzionale (per tutti i casi in cui non sia stato predisposto dagli organi competenti il profilo di funzionamento) ovvero del profilo dinamico funzionale, qualora elaborato.

Il CSPI, infine, esprime parere positivo al decreto e propone due specifiche richieste di modifica al testo delle Linee Guida:

1. a pag. 16 – Progetto individuale. È stato aggiunto: “È comunque possibile che la famiglia non richieda all’ente locale la predisposizione del progetto individuale”. Il CSPI propone di eliminare questo passaggio perché è implicito che, dovendo la famiglia chiedere questo
intervento, possa anche non farne richiesta. Il legislatore, inoltre, richiama una norma precedente il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, la legge 328/2000 cioè, per ricondurre a sinergia gli interventi progettuali di inclusione dentro e fuori la scuola. Al contrario mettere in evidenza questa possibilità potrebbe fungere da disincentivo e portare a sottovalutare un impegno che non è solo della scuola e soprattutto è rivolto al futuro progetto di vita della persona con disabilità.

2. a pag. 28 – Interventi sul percorso curricolare – Sezione 8. Sono stati cancellati i riferimenti alla progettazione per aree disciplinari sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado essendo le Indicazioni Nazionali per il curricolo impostate per discipline. A tal proposito, pur considerando naturalmente adeguato l’intervento correttivo perché coerente con la normativa, il CSPI ritiene che in alcuni casi, soprattutto nella scuola primaria, le discipline possono essere considerate trasversalmente nelle attività didattiche, soprattutto nel caso di bambini con disabilità gravi il cui apprendimento può essere facilitato da un approccio più globale. Non prevedere in modo esplicito nelle Linee Guida e sui modelli di PEI la possibilità di considerare anche obiettivi trasversali alle discipline, prioritariamente centrati su alcune di esse, potrebbe diventare una barriera.

PEI: ripercorriamo la vicenda

Ricordiamo che il tribunale amministrativo del Lazio aveva bocciato il decreto Interministeriale (Istruzione ed Economia) numero 182 del 2020 recante l’adozione del modello nazionale di PEI e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità motivando il provvedimento in questo modo:

– sono state dettate norme generali innovative in materia di inclusione utilizzando lo strumento del Decreto anziché, come sarebbe dovuto avvenire, un regolamento, in osservanza delle norme procedimentali per la emanazione dei regolamenti;
– è stata prevista una composizione del GLO diversa da quella contemplata dalla normativa primaria;
– è stato previsto l’esonero di discipline per alcune categorie di studenti con disabilità.

Il Ministero aveva quindi emanato una nota con la quale dava indicazioni operative sugli adempimento alla luce della sentenza. Ora, entro il 31 ottobre è prevista l’approvazione del PEI.  A seguire è previsto un incontro intermedio di verifica e infine, entro giugno, la verifica finale e redazione del PEI provvisorio per gli alunni che entrano a scuola per la prima volta o che vengono certificati durante l’anno in corso e che quindi non hanno un PEI ancora.

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