Nuovi licei/2. Tempi stretti per la stesura finale delle ‘Indicazioni’

Ma c’è un secondo ordine di problemi che dovrà essere affrontato: quello della struttura redazionale delle “Indicazioni nazionali” dei licei, che ciascun gruppo di lavoro ha elaborato per conto suo. Da un punto di vista progettuale, visti i vincoli posti dalla stessa legge 53 in materia di passaggi tra i “sistemi” e all’interno di essi, sarebbe stato preferibile partire dalla individuazione degli elementi comuni a tutti i percorsi del secondo ciclo individuando le relative discipline, conoscenze e abilità e prevedendone la contestualizzazione (o “curvatura”) da parte delle scuole e degli insegnanti.
Si dovrebbe perciò – eventualmente dopo una verifica da condurre a livello di esperti delle discipline comuni coinvolte -, e almeno per quanto riguarda i licei, procedere alla rideterminazione su base unitaria delle relative conoscenze e abilità, con particolare riferimento alle aree di apprendimento che anche a livello internazionale sono considerate prioritarie: lingua materna (italiano), matematica, informatica. Alle quali si potrebbero aggiungere lingua straniera (inglese), scienze naturali e scienze motorie e sportive, e per certi aspetti anche filosofia e storia.
Anche per l’individuazione delle conoscenze e abilità servirebbe adottare criteri elastici ed inclusivi, anziché rigidi e selettivi, proprio per favorire l’attività, affidata ai docenti, di costruzione dei Piani di Studio Personalizzati, altrimenti tecnicamente impraticabile o lesiva della libertà di insegnamento. E occorrerebbe rivedere molte delle “abilità”, che spesso tali non sono, e prevedere che il docente possa individuarne altre in sede di predisposizione degli obiettivi formativi e delle unità di apprendimento.
Ci sarà il tempo per fare queste non semplici operazioni di qui all’11 aprile 2005, data limite per l’esercizio della delega? E a chi saranno affidate? Con quale visibilità pubblica?