Nuove Indicazioni per il primo ciclo: dibattito aperto

Il documento di base elaborato dalla commissione presieduta dal prof. Mauro Ceruti fa discutere. Accanto a giudizi positivi, che approvano il richiamo alla centralità della persona (tema caro al ministro Fioroni), se ne collocano altri, assai più critici, che mettono in discussione l’impianto teorico del documento, fondato sulla teoria della complessità, nella elaborazione fattane da Egar Morin

Secondo Norberto Bottani, noto studioso dei sistemi scolastici contemporanei, citato dalla ADi (Associazione degli insegnanti),”si risfodera un personalismo di cinquant’anni fa, di cui la scuola è purtroppo tuttora intrisa. Il documento è pervaso da un’aurea spiritualistica che prescinde da un’analisi rigorosa delle ragioni dell’odierna crisi profonda della scuola (…). Almeno ci si dovrebbe interrogare sulle priorità da affrontare, sugli strumenti e le modalità per dotare tutti di alcuni indispensabili apprendimenti“.

La conclusione di Bottani è perentoria: “La scuola italiana, in questo momento, non ha bisogno di cornici filosofiche e moralistiche, ma di chiarezza su pochi obiettivi di fondo praticabili, su strumenti di lavoro adeguati, e su una rigorosa operatività“.