Non di soli anticipi vive la sperimentazione

Saranno probabilmente non più di tremila i bambini che riusciranno ad iscriversi in anticipo alla prima elementare, nell’ambito del progetto sperimentale del MIUR. Un dato che ridimensiona ulteriormente il peso di questa innovazione rispetto alle altre ben più corpose oggetto della sperimentazione.
Il test sperimentale voluto dal ministro Moratti ha tenuto banco nei dibattiti giornalistici ferragostani, mettendo sempre al centro dell’attenzione gli anticipi di iscrizione alla scuola dell’infanzia e alla scuola elementare.
In effetti però la portata del progetto proposto dal Miur è ben altra, a leggerlo con attenzione, rispetto alla questione degli anticipi: è l’intero impianto della scuola primaria che cambia volto.
Il ministero non ha perso tempo e, mentre il dibattito sul disegno di legge delega per la riforma procedeva a rilento nelle aule parlamentari, ha commissionato ad esperti del mondo scolastico ed accademico, sotto la guida del prof. Giuseppe Bertagna, la preparazione dei provvedimenti destinati a tradurre in pratica la legge, appena sarà approvata.
La sperimentazione vuole quindi testare proprio questi provvedimenti che contengono la modifica degli attuali ordinamenti e, in particolare, dei contenuti e degli obiettivi di studio.
Anche sotto l’aspetto organizzativo non saranno poche le novità, a cominciare, ad esempio per la scuola elementare, dal docente prevalente-coordinatore e tutor per continuare con il team, il portfolio, i laboratori, l’inglese e l’informatica in prima classe, l’organizzazione oraria flessibile con facoltà di non organizzare i rientri pomeridiani. Di questo ed altro parla la Guida on line di Tuttoscuola presentata nella notizia successiva.
E gli anticipi? Ridotti al lumicino. Solamente una direzione didattica su due per provincia potrà organizzarli. Visto che per questioni di spesa non potranno essere istituite nuove classi e nuove sezioni di materna, gli iscritti anticipati potranno solamente coprire i posti liberi fino al massimo di 25 alunni in prima elementare.
Tradotto in soldoni vorrà dire che di iscritti in anticipo in prima elementare non potranno entrarne più di 2.500-3.000 (su circa 80 mila potenzialmente interessati, cioè meno del 4%) in tutto il territorio nazionale, una sorta di numero chiuso. Genitori con figli nati nel primo bimestre del 97, è aperta la corsa alle iscrizioni anticipate.
Ma attenzione, prima di muoversi bisogna aspettare che venga ufficializzato sul sito del ministero dell’istruzione (www.istruzione.it) l’elenco delle scuole autorizzate ad attivare la sperimentazione. E se la direzione didattica nel cui ambito di competenza abita la famiglia non è nell’elenco, abbandonate ogni speranza di avvalervi dell’anticipo. Inutile dunque a quel punto avviare una frenetica ricerca per individuare la scuola che sperimenta.