Non basta l’impegno di un ministro per lanciare il tempo pieno

Il ministro Fioroni a Bologna, riferendosi al quartiere Zen di Palermo, ha affermato che “dobbiamo aiutare anche chi parte da zero” in fatto di tempo pieno.

La provincia di Palermo ha attualmente nelle scuole primarie 66.151 alunni, dei quali solo 981 (l’1,4%) frequentanti classi a tempo pieno.
Una percentuale ben lontana non soltanto da quella di Bologna (54,7% di alunni a tempo pieno), ma anche da quella di Milano (90%), di Torino (69,9%) o di Roma (56,3%).

Ma non basta l’impegno del ministro per elevare un livello così basso. Occorre anche il concorso dei Comuni (che devono offrire strutture adeguate e servizi). E, dopo, occorre forse un atteggiamento diverso delle famiglie e degli insegnanti.

Il ministero della Pubblica Istruzione a Palermo il passo lo ha già fatto (come a Napoli e a Bari), ma non basta. C’è una tendenza che vede oggi proprio in quelle aree metropolitane una scarsa propensione a sviluppare il tempo pieno.

Vi sono due indicatori che fotografano chiaramente la tendenza allo sviluppo del tempo pieno: il tasso di domanda (alunni) più alto di quello dell’offerta (classi) e il numero medio di alunni per classe più elevato rispetto alle classi ad orario normale.

A Palermo, invece, la percentuale degli alunni al tempo pieno è più bassa (1,4%) della percentuale delle classi (1,6%) che le frequentano, e il numero medio di alunni nelle classi a tempo pieno è più basso (17,2 alunni per classe) di quello delle classi normali (19,4): il che evidenzia una tendenza ad una domanda di tempo pieno più debole dell’offerta dall’Amministrazione.

Una situazione analoga si trova anche a Bari, dove solo il 3,3% di alunni frequenta il tempo pieno; anche a Bari, come a Palermo, la percentuale delle classi organizzate a tempo pieno è più alta (3,8%) di quella degli alunni (3,3%) che le frequentano, e il numero medio di alunni per classe è più basso di quello delle classi a orario normale. A Napoli (dove l’1,5% degli alunni della primaria frequenta scuole a tempo pieno) la situazione domanda-offerta è in parità, ma dimostra pochissima propensione allo sviluppo del tempo pieno.

Sul fronte opposto (sviluppo del tempo pieno), Torino (69,9% alunni e 65,5% classi) invece è la provincia dove è maggiore (21) il numero medio di alunni/classe a tempo pieno rispetto alle classi a tempo ordinario (17,1). Milano è a 20,3 alunni/classe nel tempo pieno rispetto al 19,1 di classi a orario normale. Bologna è a 21,7 alunni per classe nel tempo pieno contro il 19,1 nelle classi normali.