‘No alla riforma costituzionale’. Fioroni interviene al Convegno

Alla fine di questa settimana gli italiani saranno chiamati a votare sulla riforma della Costituzione approvata nel 2005: il referendum confermativo (non c’è quorum) è fissato per i giorni 25 e 26 giugno, e come si è visto la scelta di questa data ha modificato il calendario delle prove di esame della maturità 2006, facendo anticipare la terza prova al 23 giugno, terzo giorno consecutivo di esami scritti.

I sindacati confederali e i partiti del centro-sinistra si sono schierati decisamente per il “no” alla riforma, e una delle ragioni del netto rifiuto del testo varato dal centro-destra riguarda proprio il destino del sistema educativo nazionale, che la “devolution” rischia di spezzettare in 20 diversi sottosistemi a base regionale.

Su questi temi si svolge a Roma lunedì 19 giugno un convegno, intitolato “Scuola e Costituzione. Il mondo della scuola dice NO alla riforma costituzionale” (Hotel Nazionale, piazza di Montecitorio, ore 17), con l’intervento di parlamentari dell’Unione (Andrea Margheri, Vittoria Franco, Antonio Rusconi) e le conclusioni del ministro Giuseppe Fioroni.

Che, comunque, un problema di riassetto dei rapporti Stato-Regioni in materia di competenze e di governo strategico del sistema ci sia, è ammesso anche da buona parte dei sostenitori del “no”: occorrerà infatti, secondo molti, rivedere in ogni caso l’art. 117 della Costituzione, che nella versione riformata nel 2001 ha creato problemi di interpretazione, e un contenzioso tra lo Stato e le Regioni anche in materia di attribuzioni relative al governo del sistema educativo considerato nel suo insieme (istruzione e formazione professionale).