Natale, precetto vietato nell’orario scolastico. A Porto Cervo

Precetto natalizio vietato nell’orario scolastico in una scuola media di Abbiadori, a Porto Cervo (Olbia Tempio), perché molti alunni sono di altra religione, in particolare musulmani. Il Precetto, per chi vuole, sarà celebrato in orario extra scolastico. Lo ha deciso la dirigente scolastica dell’Istituto, Maria Filomena Cinus, nonostante molti genitori le abbiano scritto manifestando il “grande dispiacere” dei loro bimbi che avrebbero voluto assistere al precetto natalizio nella chiesa di Stella Maris a Porto Cervo. E sulla questione intervene il consigliere regionale della Sardegna, Marcello Orrù, del Movimento cristiano, che stamani ha inviato alla dirigente una lettera.

Si tratta di una decisione grave e sbagliata che segue la scia di altre scelte similari fatte da alcuni presidi di altre regioni che hanno vietato di fare il presepe a scuola per le stesse identiche motivazioni. Viene dato un messaggio sbagliato innanzitutto agli stessi studenti che sono cosi indotti ad una errata percezione del significato di integrazione che verrà vista come una rinuncia della propria identità a favore di uno pseudo rispetto per le identità altrui. Si tratta di decisioni gravi, sbagliate e dannose per le giovani generazioni”, afferma Orrù.

Il Natale e il messaggio cristiano insito in tale festa, costituisce senz’altro un momento di serenità e speranza. È fondamentale che il significato di questa Festa – scrive il consigliere regionale alla dirigente scolastica – sia trasmesso alle giovani generazioni in tutta la sua grandezza. Io ritengo che questo compito, importantissimo, non spetti solo alle famiglie ma anche alla Scuola intesa come Istituzione che contribuisce alla crescita e alla trasmissione dei valori ai nostri figli. Valori come l’identità nazionale, l’orgoglio per le tradizioni culturali e storiche del nostro Paese”.