Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Multilinguismo: prosegue l’italica allergia

Lo sapevamo da un pezzo. Ed a certe responsabilità invero non può sfuggire neppure la scuola italiana. Mentre infatti la meta’ dei cittadini dell’Unione europea si dichiara capace di conversare in una lingua diversa dalla propria, in Italia appena il 36% si reputa in grado di sostenere una conversazione in una lingua diversa da quella madre. Lo rivelano i dati di un’indagine realizzata dal Censis nell’ambito del progetto Letitfly.

In Italia esiste un clima di scarso multilinguismo, visto che il 66,2% di chi afferma di possedere una qualche competenza linguistica valuta le proprie abilita’ scarse nel 50% dei casi e appena sufficienti nel 19%. Secondo l’indagine, il 66,2% della popolazione italiana sostiene di conoscere almeno una lingua straniera, prima fra tutte l’inglese (45,4%), seguita da francese (35,5%), tedesco (7%) e spagnolo (5,6%). Decisamente basso il numero dei poliglotti.

Anche se circa i due terzi della popolazione italiana sostiene di saper parlare una lingua straniera, quando si tratta di dover valutare il proprio livello di conoscenza, ben il 50,1% degli intervistati ritiene di avere un grado di preparazione di livello scolastico, il 19% lo valuta ‘di base’, solo il 23,9% buono e il 7,1% molto buono.

L’occasione principale di utilizzo di una lingua straniera e’ rappresentata dai viaggi (59,6%), seguita dalle comunicazioni con familiari, amici e conoscenti (38,9%), dal lavoro (31,1%), dalla lettura di libri (30,9%), dalla navigazione in internet (29,3%), dalla visione di film e programmi tv (28,65). 

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