Ministro promosso alla TV dei giovani

Ragazzi rimandati, ministro promosso. Almeno in comunicazione televisiva. Secondo il severo critico televisivo Aldo Grasso, che ne ha parlato nella sua rubrica “A fil di rete” (“Corriere della Sera” del 18 ottobre 2007), il ministro Fioroni se l’è cavata meglio degli studenti nel confronto organizzato da MTV, la televisione più seguita dai giovani, sulla questione degli esami di riparazione, o meglio del recupero dei debiti scolastici.
In effetti si è avuta l’impressione che gli studenti, anche se più di una volta spalleggiati dal conduttore Mario Adinolfi (reduce dallo 0,1% riportato nelle primarie del Partito Democratico), si esprimessero nel modo concettoso e sfuggente tipico di molti politici e sindacalisti, mentre il politico Fioroni ha saputo in questa circostanza parlare il linguaggio semplice e diretto della gente comune.
Nessuno dei ragazzi ha saputo spiegare con chiarezza perché la scuola – soprattutto la scuola pubblica, della quale essi stessi si dichiaravano fautori – dovrebbe abdicare al compito di verificare se e in che misura le carenze di rendimento vengano recuperate. Di fronte alle ragionevoli, quasi paterne argomentazioni del ministro, che insisteva sull’idea che una scuola seria è nell’interesse dei meno abbienti, non hanno saputo replicare se non trincerandosi dietro un gergo similsindacale che li ha resi contorti e confusi. Fino alla maleducazione di un ragazzo che ha urlato un “cacchio ministro, mi ascolti?“. Ragazzi meritevoli, quindi, di essere rimandati a qualche futura prova (magari entro settembre) di accertamento della capacità di essere semplici e chiari.