Si chiude un anno scolastico con meno alunni, meno scuole ma più classi pollaio 

Si sta concludendo l’anno scolastico per poco più di 8 milioni di alunni: 7.286.151 nelle scuole statali e 817.413 nelle scuole paritarie. Ultimo atto dell’a.s. 2022-23 gli esami di maturità per 536.008 candidati (479.838 nelle scuole statali e 56.170 nelle paritarie), che iniziano mercoledì 21 giugno.

Un bilancio numerico dell’anno al crepuscolo – targato Bianchi dal punto di vista dei dati quantitativi, essendo frutto delle scelte organizzative e amministrative fatte prima dell’avvio delle lezioni, quando era ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi nel Governo Draghi – mostra la conferma di alcuni trend degli ultimi anni, ma anche alcuni dati sorprendenti. Tuttoscuola ha effettuato un’analisi elaborando i dati del Ministero dell’istruzione e del merito. Vediamo.

Rispetto all’anno precedente è proseguito il calo di alunni: nelle scuole statali sono stati 121mila in meno rispetto al 2021-22, che già aveva registrato una flessione di altri 100mila alunni dal 2020-21.

Il minor numero di alunni ha determinato la flessione del numero di classi: 2.545 meno di quelle funzionanti nel 21-22.

Si è accentuato il preoccupante fenomeno della chiusura delle scuole, già evidenziato nelle settimane scorse da Tuttoscuola (2.600 scuole chiuse nell’ultimo decennio): lo Stato ha chiuso l’anno scorso 115 scuole, intese come edifici o plessi: infatti le scuole statali nel 21-22 erano 40.581 mentre quest’anno hanno funzionato 40.466 “punti di erogazione del servizio”, come si dice in gergo amministrativo.

In un quadro di inesorabile “ridimensionamento” del servizio di istruzione conseguente al prolungato calo della natalità – con la flessione degli alunni, delle classi e delle scuole – è in controtendenza il numero delle cosiddette “classi pollaio”, ovvero delle classi con più di 27 alunni, che a sorpresa è aumentato. La chiusura di migliaia di classi avrebbe potuto essere compensata dalla costituzione di più classi dove c’è ancora una domanda elevata, ma questo non è avvenuto.

Nonostante il calo complessivo di studenti, Tuttoscuola calcola che il numero di classi con oltre 27 alunni (da 28 a 32 e più per classe) è aumentato nell’anno che si sta chiudendo di 212 rispetto al precedente: sono state complessivamente 5.755, rispetto alle 5.543 dell’a.s. 2021-22.

In quale grado di scuola sono concentrate le classi pollaio? Negli istituti della secondaria di secondo grado: ben 4.679.

In particolare, nelle classi prime di questo settore nel 2022-23 sono state ben 2.459 su 25.026 le classi con una incidenza superiore a 27 studenti per classe: uno studente su 10 delle prime classi delle superiori ha studiato quest’anno in classi sovraffollate. Un elemento di criticità aggiuntivo – che ha reso il lavoro degli insegnanti più complesso e inevitabilmente meno personalizzato – per una fascia di studenti che vive un passaggio delicato. Sarebbe logico che in queste classi si evitasse l’eccessivo affollamento di alunni anche per favorire recuperi e personalizzazione di interventi.

Era stato proprio l’ex ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi – sotto la cui gestione è stato organizzato il servizio dell’anno scolastico 2022-23 – ad assicurare in più occasioni che il fenomeno delle classi sovraffollate era sotto controllo e sarebbe stato ridotto. Non è andata così.

Sarà interessante osservare i numeri dell’anno scolastico 2023-24 (targato Valditara) che bussa alle porte.

 Per approfondimenti:

2.600 scuole chiuse in dieci anni. Altre 1.200 nei prossimi cinque. Quale futuro per il nostro paese?

– Culle e aule vuote. Il Guardian riprende l’allarme di Tuttoscuola
– La scuola italiana sta scomparendo sotto i nostri occhi: in 10 anni persa la popolazione scolastica della Campania

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