Maturità 2020: Invalsi e Alternanza Scuola Lavoro requisiti di ammissione. Torna la storia e addio buste. Le novità

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Poche (per fortuna) le novità introdotte dal ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, nella maturità 2020. La più importante dal punto di vista degli studenti è forse l’eliminazione del sorteggio fra tre buste chiuse contenenti i materiali (testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) che il presidente della Commissione proponeva ai candidati chiamati a sostenere l’esame orale. Poi c’è la storia che torna obbligatoriamente tra le tracce delle prima prova e la prova Invalsi come requisito di ammissione all’esame di Stato.

È durato poco dunque (solo un anno) il modello “quiz” introdotto dal ministro Bussetti, anche se il colloquio maturità 2020 partirà comunque dall’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla Commissione d’esame. Non cambia molto, in realtà, perché il candidato anche quest’anno (come l’anno scorso dopo aver estratto a sorte la busta con i materiali) si troverà di fronte a una documentazione predisposta dalla Commissione il cui contenuto non gli sarà reso noto prima che il colloquio inizi. È come se fosse la Commissione, anziché lui stesso, ad estrarre a sorte la prova che gli sarà sottoposta. La vera svolta si è verificata con l’eliminazione della ‘tesina’, che invece era preparata e gestita dallo studente in apertura del colloquio. 

Abbiamo fatto una correzione di rotta, con interventi solo formali e che quindi rispettano la struttura del colloquio e l’organizzazione dei tempi di preparazione dei ragazzi”, ha spiegato Fioramonti. “Il sistema delle buste richiede(va) tempo e risorse. Ho pensato di alleggerire il lavoro delle Commissioni che così potranno dedicarsi al meglio sull’esame vero e proprio”, si legge nel comunicato stampa del Miur.

L’altra novità della maturità 2020 sarà il ritorno del tema di storia tra le tipologie base della prova scritta di italiano. L’argomento è stato oggetto di un ampio dibattito l’anno scorso, dopo la protesta delle società degli storici contro la scelta della commissione Serianni di cancellare la traccia storica dalla prova di italiano, ed è stato poi ripreso con vasta eco mediatica dopo la pubblicazione del manifesto sottoscritto dallo storico Andrea Giardina, dalla senatrice a vita Liliana Segre e dallo scrittore Andrea Camilleri “per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese”. Ne parliamo in modo più approfondito nella notizia successiva.

Gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori dovranno poi sostenere le prove Invalsi in programma in tutta Italia dal 2 al 31 marzo 2020 per essere ammessi alla maturità 2020. Entra quindi in vigore una delle ultime novità introdotte nell’ambito della riforma della Buona scuola, che lo scorso anno invece il ministro Marco Bussetti aveva rinviato. A comunicarla una circolare pubblicata lo scorso 25 novembre dal MIUR, Altro requisito di ammissione alla maturità 2020 è poi l’effettivo svolgimento delle attività programmate nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro secondo il monte ore previsto dai singoli indirizzi di studio.