Marcegaglia. Scuola (riformata) come ascensore sociale

Le parole pronunciate a Parma da Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, sono suonate probabilmente come musica per le orecchie del ministro Gelmini.

I dati Ocse – ha spiegato Marcegaglia riferendosi a quanto rappresentato nei giorni scorsi dagli esponenti dell’Organismo internazionale davanti al ministro Gelmini – indicano che noi spendiamo come gli altri paesi nella scuola, ma la qualità non é sempre al livello dei migliori“.

Il ministro Gelmini, nel suo intervento al ministero nel corso della conferenza per la presentazione dei dati Ocse sulla situazione degli insegnanti, aveva detto qualcosa in più, ricordando, infatti, che vi sono Paesi che spendono meno dell’Italia, ma ottengono risultati migliori dei nostri.

Prendendo esempio da quelle e da altre situazioni simili, Gelmini aveva precisato che anche l’Italia ha imboccato la via della razionalizzazione delle risorse. Non aveva precisato, però, quale via si vuole seguire per ottenere contestualmente la qualificazione della minor spesa, ma ha evitato di affermare che risparmio significa automaticamente miglioramento dell’offerta formativa.

È quindi nella riforma efficace del sistema che sta la riuscita della scommessa per migliorare.

Ne è sicuramente convinta la stessa Marcegaglia: “La riforma più importante é quella della scuola, dell’università e della ricerca” ha dichiarato il presidente di Confindustria, parlando davanti agli industriali di Parma e ha, quindi, sottolineato il ruolo centrale dell’istruzione per la competitività del Paese.