Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Manca il puntino sulla i dell’inglese alla scuola media

Una delle tre “i” del programma di Governo rischia di appannarsi.
Le Indicazioni nazionali per la scuola secondaria di I grado prevedono un quadro orario annuale delle discipline che individua per l’inglese e la seconda lingua comunitaria un monte ore annuo complessivo compreso tra un minimo di 114 ed un massimo di 126 ore, indicando anche un orario medio annuo di 54 ore per l’inglese e 66 ore per l’altra lingua comunitaria (120 ore complessive).

Spetta alle singole scuole, nella loro autonomia, articolare gli orari settimanali degli insegnamenti delle discipline.
Nella media settimanale quell’orario potrebbe corrispondere ad un minimo complessivo di 3 ore e 27 minuti e un massimo di 3 e 49, per un orario medio di 3 e 38 minuti: inglese 1,38 minuti a settimana, la seconda lingua 2 ore.

Con un po’ di volontà l’orario complessivo può essere portato a quattro ore settimanali, due per inglese e due per la seconda lingua oppure una per inglese e tre per l’altra lingua: 2 a 2, 1 a 3 oppure 3 a 1, secondo le scelte di ogni istituto.

Comunque vadano le cose, l’insegnamento dell’inglese rischia di fare un passo indietro anziché uno in avanti nelle classi dell’ex-scuola media dove già lo si insegna (la stragrande maggioranza), mentre trova avvio nelle classi dove si insegna un’altra lingua straniera.

Nelle classi prime dell’ex-scuola media dove era già insegnato per tre ore alla settimana (giudicate già insufficienti da molti linguisti), vedrà ridotte le sue ore d’insegnamento a due o forse una sola ora alla settimana. Le ore che restano? Possono essere passate nell’orario facoltativo a disposizione di quegli alunni che vogliono avvalersene con scelta opzionale.
Insomma, più che mettere il punto sulla i, l’inglese sembra che quel punto lo perda.

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