Ma il maestro unico non sarà… solo

Il maestro che per oltre un secolo, dalla legge Casati dell’unità d’Italia alla legge dei moduli del 1990, insegnava nelle scuole elementari era l’unico docente della classe, come capita ancora oggi in moltissimi Paesi europei.

Allora era davvero l’unico docente della classe, perché non vi era insegnamento della lingua straniera e mancava, quindi, il docente specialista esterno; era rarissimo anche il docente esterno per l’insegnamento della religione cattolica, perché l’intesa concordataria degli anni ’80 trovava le prime applicazioni e quell’insegnamento era affidato quasi ovunque allo stesso maestro di classe.

Oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, il docente, cosiddetto unico, non sarà solo.

Sarà frequente che sulla “sua” classe insistano sia l’insegnante di religione sia quello della lingua inglese, rispettivamente per due e per tre ore settimanali, lasciando al maestro unico 19 delle 24 ore di docenza settimanale. Sarà dunque più corretto chiamarlo docente prevalente.

Se uno dei due specialisti esterni di Irc o L2 non ci sarà, perché il relativo insegnamento lo gestirà direttamente il maestro “unico” competente in materia e autorizzato o specializzato, il maestro unico potrà arrivare a coprire 21 o 22 delle 24 ore settimanali della classe.

Solamente nei casi, rari a quanto sembra, in cui egli sia nella condizione di insegnare entrambe le discipline, diventerà davvero il docente unico della classe (sempre che non si trovi in compagnia del docente di sostegno).