M5S: Dai numeri alle lettere? Cambia poco…

I parlamentari del Movimento 5 Stelle membri della commissione Cultura della Camera intervengono con una dichiarazione nel dibattito duscitato dalle indiscrezioni, raccolte e commentate anche da Tuttoscuola, relative all’intenzione del Governo di sostituire i 10 voti numerici attualmente previsti con le prime 5 lettere dell’alfabeto.

Se al centro del disegno di legge delega che il governo starebbe predisponendo sul sistema di valutazione scolastico ci sarà davvero l’introduzione della valutazione in lettere, ci troveremo di fronte a una riforma che non sposta di molto gli equilibri rispetto alla reale necessità di mettere mano in modo strutturale al sistema vigente“, affermano i parlamentari pentastellati.

Per aggiornare e rendere efficace il nostro sistema di valutazione scolastica”, si legge nella nota, “riteniamo imprescindibili le linee contenute nella nostra proposta di legge, a partire dall’abolizione della prova Invalsi per l’esame di terza media, la collegialità nelle decisioni sulla valutazione del comportamento e della prova d’esame e, soprattutto, la valorizzazione della certificazione delle competenze. Sono tutti provvedimenti previsti nella nostra proposta di legge, a prima firma Gianluca Vacca, che comprende anche l’eliminazione dei voti in decimi per le scuole primaria e media“.

E infine: “Aspettiamo di leggere il decreto e di poterlo discutere anche in Parlamento ma, se le indiscrezioni saranno confermate. avremo l’ennesimo provvedimento spot che non migliorerebbe il sistema di valutazione. L’eliminazione dei voti in decimi, condivisibile soprattutto per la scuola primaria, non basta se non si valorizza una valutazione per competenze e si argina la deriva del “teach to test” introdotta con la prova Invalsi“.

Tuttoscuola seguirà con attenzione gli sviluppi di un dibattito che si annuncia importante, ben al di là del dilemma meramente formale – come giustamente sottolineano i parlamentari del M5S – tra numeri e lettere.