
“Le competenze linguistiche sono il cuore dell’ambizioso progetto di creare un’area comune d’insegnamento europeo”. Comincia con queste parole la proposta di una nuova raccomandazione europea sull’apprendimento delle lingue straniere. Un traguardo ancora lontano visto che, si legge nel documento – reperibile a questo link – recenti studi hanno evidenziato come all’interno dei confini europei, gli stati membri non stiano facendo grandi progressi nel progetto di portare ciascun cittadino europeo all’obiettivo di conoscere almeno due lingue straniere fin dalla più tenera età.
Esistono grandi differenze fra i diversi stati membri, questo è noto, eppure qualcosa deve essere fatto per far sì che il multilinguismo diventi un vero asset dell’Unione Europa. Di qui la raccomandazione: incrementare la conoscenza delle lingue attraverso il raggiungimento di obiettivi specifici entro la fine del periodo dell’istruzione dell’obbligo; introdurre il concetto di consapevolezza linguistica; assicurare che il maggior numero possibile di insegnanti di lingua possa beneficiare della possibilità di studiare e specializzarsi all’estero; infine promuovere modelli educativi innovativi e multilinguistici anche utilizzando strumenti e piattaforme come la School Education Gateway e eTwinning.
“Essere in grado di parlare le lingue straniere non è solo una competenza necessaria per studiare fuori del proprio paese o per aumentare il mercato internazionale del lavoro – si legge nella raccomandazione – È soprattutto un modo di aprire nuove prospettive scoprendo nuove culture”.
La raccomandazione proposta mira a:
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