Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Linee guida per gli stranieri a scuola: apprezzamenti e una critica/2

In particolare in un articolo a firma di Alfonso Rubinacci si sottolineava la necessità di recuperare le energie e le risorse umane per il benessere delle persone e per il futuro dell’Italia. Una nuova domanda di formazione, una nuova sfida ma anche una nuova risorsa. Il problema ha molte facce e la scuola “rappresenta uno spazio prezioso per prevenire la diffusione di pregiudizi e stereotipi per favorire l’integrazione tra bambini“. E le linee guida del Miur non fanno riferimento concreto “agli strumenti di sostegno effettivo che rimangono strutturati per un’utenza solo italiana o di prima accoglienza“. La scuola deve attrezzarsi invece con “iniziative mirate alle seconde generazioni perché il Paese non può, tra l’altro, permettersi lo spreco di un capitale umano motivato in un contesto demografico segnato in incremento solo dalla crescita della popolazione immigrata“.
La Cgil-scuola valuta positivamente molti aspetti delle linee guida relativi, ad esempio, alle iscrizioni, che forniscono “indicazioni pratiche apprezzabili e coerenti con la normativa vigente“. Ma, proprio in materia di iscrizioni e di normativa vigente qualcuno invece ha scoperto un neo nella circolare ministeriale, là dove si prevede la possibilità di accedere a classi della secondaria superiore anche senza licenza media, purché lo studente straniero abbia alle spalle almeno 9 anni di scolarità.
Più di un dubbio su questa liberalizzazione: è possibile sostituire la licenza media (obbligatoria per legge per iscriversi al 2° ciclo) con nove anni di scuola alle spalle?

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