L’IdV apre i 150 anni con la scuola di Adro

Mentre il presidente della Repubblica ha inaugurato l’anno delle celebrazioni per il 150mo dell’unità d’Italia in diverse città dell’Emilia Romagna, invocando l’unità del Paese e lanciando messaggi alla Lega, l’Italia dei Valori ha annunciato di volergli fare eco con una manifestazione antileghista di fronte alla scuola di Adro che, come è noto, è stata al centro di polemiche per la tanto discussa presenza di simboli leghisti del sole delle alpi.

Il responsabile nazionale eventi dell’IdV, Stefano Pedica, ha annunciato infatti che “Visto l’atteggiamento della Lega e la risposta del ministro Gelmini che non include nei programmi scolastici un adeguato approfondimento circa la storia del nostro paese, nelle prossime settimane andremo ad Adro, davanti alla scuola dove i simboli leghisti non riescono ad essere rimossi. Distribuiremo libri di storia che trattino il risorgimento come tema politico, piuttosto che i moti che precedettero l’unificazione, che raccontino dei venti anni di dittatura totalitaria del nostro paese“.

Secondo il responsabile dell’IdV, “sulla celebrazione di Italia 150 il ministero della pubblica istruzione è stato latitante, e la Lega continua a proporre un’ Italia divisa in due. Daremo vita ad una battaglia culturale a suon di libri e documenti per ostacolare sia la mentalità leghista che il qualunquismo della Gelmini, che dopo il 68 forse vorrebbe cancellare anche la storia dell’unità d’Italia. Andremo ad Adro e porteremo la storia”.

Intanto la Cgil di Brescia denuncia che alcuni Soli delle Alpi sono ancora nella scuola di Adro e ha deciso di denunciare il sindaco del paese, Oscar Lancini, per non aver rispettato l’ordinanza del giudice del lavoro che disponeva la rimozione dei simboli. Secca la replica di Lancini: “Non se ne parla fino al ricorso che ho presentato”.

Il 26 gennaio si discuterà infatti il ricorso di Lancini contro l’ordinanza del giudice del lavoro, che impone anche la collocazione permanente del tricolore.