Lettere di maestri (unici?)

Pubblichiamo una selezione tra le molte lettere che stiamo ricevendo circa il Decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, che introduce l’insegnante unico nella scuola primaria.
La Redazione

(..) insegno alla primaria in provincia di Milano dopo 14 anni di santo precariato e 3 di ruolo. Credevo di stare tranquilla e invece no, ma in Italia nessun docente dovrebbe sentirsi a posto quando arriva al ruolo se in 10 anni abbiamo cambiato 4 ministri della P.I.

Non credo che il maestro unico arrivi quest’anno, ma l’anno prossimo: il Corriere della Sera di oggi scrive che ieri (1/9) Napolitano avrebbe firmato il decreto. E’ chiaro che gli scenari e le perplessità che si prospettano sono molteplici. Evito la disquisizione psico-pedagogica, ci sono aspetti positivi e negativi, ma la cosa più preoccupanti sono gli aspetti pratici.

1) Al Nord molte famiglie, con un tempo scuola di 24 ore dal lunedì al sabato non saprebbero a chi lasciare i figli e quindi non lo chiederanno mai sempre che lo si possa richiedere e che non sia un’imposizione per tutta Italia. A livello sociale, se la ministra vuole andare incontro alle esigenze familiari, dubito che possa essere rieletta in futuro.

2) Con le 24 ore non si riuscirebbero a svolgere bene tutte le materie attualmente presenti alla primaria incluse religione, informatica e inglese e i progetti non si farebbero più, ma questo forse non sarebbe male.

3) Dove andrebbe il personale in esubero? La Moratti con il tutor e i laboratori voleva declassare metà del personale mettendolo a fare discipline di serie B a chi per 20 anni aveva insegnato matematica o italiano, ma qui si tratterrebbe di licenziare. Altra rivoluzione? O di inviare le maestre alle poste?

4) Se si optasse ancora per il modello della Moratti, non ci sarebbe risparmio perché anche le docenti dei laboratori andrebbero pagate ugualmente.

5) Probabilmente si dovrebbero bloccare le assunzioni, ma non sarebbe giusto per le future leve, per chi ha già iniziato il cammino verso l’insegnamento e facilitare i pensionamenti. Questa procedura non si svolge in un anno scolastico!

6) La maestra di una volta aveva anche lei 27 alunni per classe, ma non c’erano bulletti, stranieri, disabili e i genitori collaboravano… non c’era nessun bisogno di sottoscrivere patti di alcun genere.

7) Si vuole ridare dignità ai docenti ed è una grande bufala se si continua a tagliare personale (i facilitatori per gli stranieri sono calati drasticamente quando gli alunni aumentano a ritmi vertiginosi) peggiorando la qualità scolastica

8) Se si vuole risparmiare, allora che vengano snidati maestre e maestre in aspettativa per altre attività, per i quali lo stato paga il supplente, e rimessi in cattedra; inoltre si faccia luce sulle tante gravidanze morbose false delle maestre le cui assenze impiegano l’utilizzo, ancora, di personale supplente.

Simona Borgatti

(…) come insegnante “precario” della scuola primaria di Catania, mi sento fortemente amareggiato per tutto quello che sta accadendo in questi giorni.

Ieri (28 agosto u.s.), per l’ennesima volta, sono andato a scegliere la mia sede, tra urli e schiamazzi vari, siamo riusciti ad avere il nostro “posto” anche per quest’anno scolastico … ma dal prossimo anno, cosa avverrà? Quest’anno ero convinto di poter accedere al mio meritato posto di ruolo con contratto a tempo indeterminato (lavoro per la scuola dal 1995) ed invece, grazie alla magia di questo nuovo governo, tutti i miei sogni sono svaniti nel nulla.

Lo scorso anno a Catania sono stati assunti circa 170 docenti di scuola primaria, quest’anno 41, ma a che gioco giochiamo? La domanda che ci poniamo è: ma si può cancellare in meno di un anno tutto quello che è stato preventivato nella finanziaria del Governo Prodi? Si possono cancellare così tanti posti? Com’è possibile che lo scorso anno noi tapini, che non siamo riusciti ad entrare in ruolo per una manciata di posti, siamo riusciti a beccare almeno il 31 agosto mentre quest’anno ci dobbiamo accontentare del 30 giugno? Come mai questo divario tra nord e sud? Perchè alla regione Sicilia vengono assegnati (per la scuola primaria) solo 121 posti, mentre in Lombardia si superano i 1100?

La signora Gelmini vuole ritornare al maestro unico, forse perché vive d’amarcord, non sa che da quando ha finito il suo ciclo scolastico delle elementari, le cose sono leggermente cambiate e che le ragazzine e i ragazzini sono cambiati?

Al Ministero fanno tutto facile, tagliamo, innalziamo il tetto degli alunni per classe e … IL GIOCO E’ FATTO! … talvolta metterei loro in classe e vedere come se la caverebbero con i ragazzini di questa nuova generazione. TAGLI …. TAGLI … TAGLI … ma hanno mai pensato a tagliare i loro stipendi mensili? Hanno mai pensato a rinunciare alle loro auto blu? Da quanto tempo non vanno al supermercato a fare la spesa e vedere come i prezzi lievitano? Si pensa a salvare l’Alitalia … e a noi chi ci pensa? Ovviamente nessuno, del resto abbiamo un Presidente del Consiglio imprenditore quindi cosa mai possiamo pretendere.

Un’ultima cosa, leggevo un articolo dove si chiedeva come mai le scolare e gli scolari di oggi non sanno, nè leggere, nè scrivere? Quest’anno, alla fine dell’anno scolastico, ho esortato i genitori dei miei alunni a collaborare con me, invitando i propri figli a leggere almeno un libro e a fare una sorta di diario quotidiano per esercitarsi durante le vacanze estive, la risposta è stata: “MACARI N’DA STATI?” Durante l’anno scolastico ho faticato, ma alla fine ho raggiunto la meta prefissata, insegnare loro un metodo di studio … non erano abituati a studiare, a fare sintesi, a fare temi o riassunti … ma sapevano benissimo i nomi delle veline o dei tronisti di turno della sig.ra De Filippi … perchè è così che passano i pomeriggi e le serate i giovani ragazzini del 2000.

Sebastiano Consoli