Le richieste della Gilda al nuovo Ministro

Nell’ attesa che nuovo governo e nuovo ministro dell’Istruzione si insedino, anche la Gilda ha messo le carte in tavola. E lo ha fatto ripresentando le proprie posizioni in merito a tre grandi nodi della scuola:

1) Riforma Moratti.
2) Precariato
3) Esame di maturità

Nel sito www.gildains.it la Gilda degli insegnanti ricorda che quelle posizioni sono state elaborate da tempo e rappresentano convinti punti fermi della propria politica sindacale.

Ecco quindi che la Gilda degli Insegnanti richiede:

o “il ritiro della Riforma della scuola, inaccettabile tra l’altro rispetto: alla gerarchizzazione della funzione docente che interviene sulla libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita; a carichi di lavoro burocratico che appesantiscono inutilmente la funzione primaria dell’ insegnare; alla trasformazione della scuola da Istituzione pubblica in un servizio a “domanda privata” che prevede l’ingerenza delle famiglie; all’introduzione delle “opzionalità” nella costruzione dei curricoli. Chiede inoltre il ripristino del principio costituzionale dell’obbligo scolastico”;

o “la stabilizzazione immediata di tutto il personale precario. Ma l’impegno della Gilda sul fronte del precariato scolastico non è recente. Lo testimoniano gli innumerevoli documenti, incontri e iniziative, che hanno portato, nel maggio del 2005, alla formulazione del “Libro bianco sul precariato” e del “Progetto per l’assunzione di 200.000 docenti precari”. )”;

o la commissione esterna per gli esami di Stato, come “già nel lontano dicembre 2001, promosse un appello per convincere il Governo dell’epoca a ritirare l’articolo della Finanziaria 2002, che prevedeva Commissioni d’esame composte dai soli docenti interni. L’appello fu sottoscritto da decine di docenti universitari e personalità del mondo della cultura, tra gli altri da Margherita Hack e Lucio Russo.