Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Le ore di inglese nell’elementare diminuiscono o no?

La stampa nazionale ha riportato il testo della risposta che giovedì scorso il sottosegretario on. Aprea ha fornito in Commissione cultura della Camera ad una interrogazione parlamentare sulle ore d’insegnamento dell’inglese.

Per la scuola primaria il sottosegretario ha detto che “…Nella nuova scuola riformata, il primo ciclo di istruzione erogherà nell’arco di otto anni almeno 459 ore obbligatorie di insegnamento della lingua inglese, delle quali almeno 297 nella scuola primaria (33 settimane di insegnamento per un’ora nella prima classe e due ore in ciascuna delle successive classi, pari a 297)…“.

Anche Tuttoscuola, che già aveva segnalato la riduzione di tali ore soprattutto nella nuova scuola media, ha riportato la notizia delle ore previste per l’elementare.

Numerosi lettori ci hanno chiesto la fonte normativa che fissa a due ore settimanali (invece delle attuali tre) l’insegnamento dell’inglese dalla seconda classe in poi.

Per la scuola primaria non esiste una fonte giuridica (né decreto legislativo né Indicazioni nazionali), ma solo elaborazioni su quadri orario predisposte tempo fa dai consulenti del Miur. Nella bozza di circolare sugli organici consegnata ai sindacati non si parla di ore settimanali e si conferma un orario su 6-7 classi (come avveniva prima in base all’orario di tre ore per classe).

Fatto sta che lo stesso sottosegretario Aprea parla di “un’ora nella prima classe e due ore in ciascuna delle successive classi”, per un totale di “almeno 297” ore. E proprio quell’“almeno” fa pensare che la riduzione da tre a due ore di inglese nella scuola primaria sia una previsione minimale per la quale le scuole autonome potranno intervenire con compensazioni.

Resta il fatto, comunque, che l’obiettivo di allineamento europeo, richiamato dalla stessa Aprea, di ridurre le ore di lezione sta producendo più di un effetto sgradevole per la riforma.

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