Le novità della manovra finanziaria tra durata e contenuti

Le riduzioni degli stanziamenti di bilancio definite dal decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono volte, in coerenza con gli impegni assunti in sede europea, ad attuare una politica di contenimento del deficit, nella prospettiva del pareggio di bilancio nell’anno 2011.

Gli effetti del provvedimento legislativo si concretizzano complessivamente, nel triennio 2009-2001, in un ammontare di 36,7 miliardi di risorse, corrispondenti a 30,6 miliardi di minori spese ed a 6,1 miliardi di maggiori entrate. Il Governo ha definito l’ampiezza della manovra di finanza pubblica con la proposta legge finanziaria per il 2009 (AS 1209) e il disegno di legge concernente il bilancio annuale di previsione dello Stato e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011, impostato per missioni e programmi. La manovra di finanza pubblica, già approvata dalla Camera, approderà, concluso l’esame nelle Commissioni di merito, martedì 9 dicembre in Aula al Senato.

Il documento presenta alcuni aspetti innovativi rispetto al passato che tendono ad assicurare all’Amministrazione un più alto livello di certezze nella pianificazione delle risorse disponibili e nella programmazione delle attività collegate ai programmi di spesa. La prima novità, con il chiaro intento di  contrastare l’assalto alla “diligenza” che ha caratterizzato l’iter parlamentare delle pregresse finanziarie, riguarda il ridimensionamento del contenuto della legge finanziaria, che deve riferirsi esclusivamente a disposizioni strettamente attinenti alla sua natura, con esclusione di “disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell’economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico“. L’altra si riferisce al meccanismo di flessibilità per l’allocazione delle risorse nell’ambito dei programmi di spesa di pertinenza delle singole amministrazioni, che consente in via sperimentale per l’esercizio finanziario 2009 una rimodulazione funzionale della spesa tra le varie missioni. Le rimodulazioni tra i programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa impongono, tra l’altro, il rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica e il divieto di utilizzo degli stanziamenti  in conto capitale per finanziare spese correnti. Ma vediamo cosa prevede la Finanziaria sulla scuola.