Le incertezze del progetto di innovazione per la primaria

Nel cuore dell’estate è avvenuto un po’ di tutto, in fatto di progetto anticipatore della riforma Moratti.
Tramontata l’idea che potesse essere varato in tempo il primo decreto legislativo di attuazione della riforma (fermo in Consiglio dei Ministri), il ministro Moratti ha cercato comunque di far partire a passi lenti qualche aspetto dell’innovazione.
Ricevuto un sofferto ok a metà luglio dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione (i membri della Cgil-scuola hanno votato contro), il ministro ha varato il decreto n. 61 del 22 luglio con il quale ha disposto la generalizzazione dell’insegnamento dell’inglese e dell’informatica in tutte le prime e seconde classi della scuola primaria (art. 2) e ha tracciato l’ipotesi di progetto di innovazione per provare liberamente taluni aspetti delle Indicazioni Nazionali della scuola primaria, senza intervenire in modifiche di ordinamento (art. 1).
Con successiva circolare n. 62 ha esemplificato i contenuti dei possibili progetti innovativi, rimettendo comunque ogni determinazione sul modello organizzativo all’autonoma decisione delle scuole.
Ma i sindacati si sono scatenati contro la circolare, qualcuno minacciando ricorso al Tar, accusando il Miur di aver superato i limiti di generico invito alle scuole di autonoma decisione. Con circolare dell’8 agosto, n. 68 il Miur, in tutta fretta, ha fatto marcia indietro e ha sconfessato le esemplificazioni, ottenendo una momentanea pace sociale.
Le scuole dovranno ora decidere se avvalersi del potere di autonomia organizzativa e didattica che consentirebbe loro di provare alcuni aspetti ipotizzati dagli esperti della riforma, rimanendo comunque nei limiti degli attuali ordinamenti, oppure prendere atto del dietro-front ministeriale e…non fare nulla, aspettando tempi meno confusi.
Salvo, ovviamente, mettere in atto obbligatoriamente anche in prima e seconda gli insegnamenti (già abbastanza diffusi) dell’inglese e dell’informatica.
E’ probabile comunque che almeno le scuole che lo scorso anno sono state impegnate nella sperimentazione aderiranno al progetto.