Le galline ovaiole sì, ma il contratto no

Il giorno dopo il discusso insediamento italiano per il semestre di presidenza europea, si riunisce il Consiglio dei Ministri per la consueta trattazione settimanale dei problemi di maggior urgenza politica e amministrativa.

Ancora una volta non figurano all’ordine dei lavori due questioni che interessano il mondo della scuola: la pre-intesa del contratto nazionale degli insegnanti definita il 16 maggio scorso e lo schema di decreto legislativo per il primo avvio generalizzato della riforma nella scuola primaria.

Per la non trattazione del contratto da parte del Consiglio vi è stata nelle ultime ore la diffida dei sindacati di categoria che con il ritardo vedono sfumare la liquidazione a luglio degli arretrati e, soprattutto, temono il peggio per l’ok definitivo.

Il silenzio sul decreto legislativo per la riforma è prova della mancata intesa nella maggioranza che va ad aggiungersi ai tanti problemi della verifica di Governo.

In compenso, nell’ordine del giorno del Consiglio è inserito un argomento che forse farà felici gli allevatori, ma che non può non disorientare il personale scolastico. Il Consiglio tratterà infatti della protezione delle galline ovaiole. Un invito implicito agli insegnanti a cambiare mestiere?