Lauree e diplomi in regressione

L’annuario Istat di quest’anno, pubblicato nei giorni scorsi, fotografa una situazione non esaltante delle lauree e dei diplomi conseguiti al termine dei percorsi accademici e scolastici nel Paese, nonché della scolarizzazione riferita ai due percorsi della scuola e dell’università.

Per quanto riguarda l’accesso alla scuola, il tasso di scolarità che era andato leggermente aumentando dal 2004 fino al 2008 toccando quota 93,2% (93,9% per le ragazze), nel 2008-09 è sceso al 92,7% (sempre meglio le ragazze) con punte inferiori nelle aree settentrionali (89,1%) e migliori al Centro 96,8% e nel Mezzogiorno (94,4%).

Il numero di diplomati su 100 persone di 19 anni di età, in costante decremento dal 2004 al 2008 dove ha toccato quota 74 diplomati su 100 diciannovenni, nel 2008-09 è ulteriormente scesa, arrivando a 72,8 (le ragazze a 77,8 ma tre anni prima era a 82,2). Il calo più vistoso è stato registrato nelle aree settentrionali con 67,5 diplomati su 100, mentre il Centro ha toccato quota 75,8 e il Mezzogiorno 76,6.

Se l’andamento nella scuola non è tra i più confortanti, all’università le cose, secondo i dati Istat, non sono andate meglio. Tende a calare il numero di diplomanti che passa dalla scuola secondaria all’università, come se questa non riesca più ad esercitare l’attrazione di un tempo. Il tasso di passaggio che nel 2004-05 era stato del 70,7, è andato via via calando, al punto che nel 2008-09 è sceso al 63,6 (meglio le ragazze dei maschi) con i minimi nel Mezzogiorno (62,5) e al Nord (62,7), mentre il Centro ha tenuto (67,7).

Calo dei laureati. Le lauree triennali che avevano toccato il 42,2% nel 2005-06 sono scese nel 2008-09 al 34,3%; quelle quinquennali sono scese dal 24,5% nel 2004-05 al 18,2% nel 2008-09.

Alla laurea sembrano crederci di più i ragazzi delle regioni centrali che hanno toccato quota 38% per le lauree triennali e il 19,6% per quelle quinquennali, mentre al nord le prime si sono fermate al 30,7% e le seconde al 16,4%.