#LaScuolaAiutaLaScuola: l’IC Ungaretti di Melzo avvia il gemellaggio con l’IC Colozza Bonfiglio di Palermo

Primo esempio virtuoso di collaborazione tra scuole statali per far fronte all’emergenza CODIV – 19 e garantire una continuità didattica.
Docenti da Milano collegati con studenti e docenti di Palermo. Si parte domani.

L’iniziativa #LaScuolaAiutaLaScuola per fornire un supporto all’attivazione della didattica a distanza lanciata da Tuttoscuola in collaborazione con Save The Children , in concomitanza con l’ultimo Dpcm (che ricordiamo stabilisce la chiusura totale di tutte le scuole per ordine e grado, fino al 3 di aprile) inizia i primi collegamenti con alunni a distanza, in maniera del tutto nuova e che non pensavamo possibile, fino a poche ore fa: studenti e docenti di Palermo collegati con insegnanti di Milano.

Se ci si sta abituando alle lezioni on line, almeno per gli studenti e le famiglie di quelle città e regioni geografiche dove la didattica a distanza sta entrando forzatamente e, aggiungiamo, fortunatamente con facilità nella routine quotidiana, è innegabile che la nuova “formula on line” che la scuola italiana sta adottando per far fronte all’emergenza Coronavirus, si trova a fare il conto anche con tutte quelle realtà italiane, dove l’accesso all’istruzione, anche in condizioni di normalità, risulta spesso difficoltoso.

Per evitare di avere studenti di serie A e studenti di serie B, in questo momento delicato, scuole e docenti, con il ruolo di facilitatore di Tuttoscuola, che possono condividere esperienze importanti e soprattutto un knowhow significativo in questa direzione, mettono a disposizione di altri colleghi le proprie competenze, con un unico obiettivo: garantire la continuità di relazione tra insegnanti e alunni.

Così domani partono le prime lezioni, naturalmente on line, tra gli studenti dell’I. C. Colozza Bonfiglio di Palermo, i propri insegnanti, e dei nuovi insegnanti, quelli dell’I.C. G.Ungaretti di Melzo (MI) la prima scuola ad aver adottato la didattica a distanza anche per il ciclo della primaria.

Molti insegnanti italiani non hanno al momento le conoscenze informatiche per attivare queste lezioni, che peraltro sono piuttosto semplici e alla portata” dichiara Stefania Strignano, dirigente scolastico dell’Ungaretti. “I nostri alunni da due settimane, si collegano quotidianamente con i propri insegnanti e in questo modo stiamo garantendo una continuità relazionale tra studenti, docenti e famiglie. È importante che la scuola, intesa come comunità relazionale, sia messa nelle condizioni di proseguire questo importante rapporto, soprattutto in quelle situazioni in cui le istituzioni educative svolgono un importante ruolo sociale”. La solidarietà italiana, che in questi giorni si sta attivando in maniera sorprendente, non poteva certo non trovare un suo naturale sbocco anche a scuola, una delle prime realtà colpite da questa emergenza.

L’I. C. Colozza Bonfiglio di Palermo è una delle scuole della rete Fuoriclasse in Movimento di Save the Children, che conta 20.000 studenti, 2.000 docenti e dirigenti scolastici e 1.000 genitori, impegnati a promuovere la partecipazione attiva di tutti per favorire il benessere scolastico e per garantire il diritto a un’istruzione di qualità per tutti i bambini. Si tratta di scuole primarie e secondarie di 1° grado situate in tutte le regioni italiane e in alcuni quartieri di grandi città come Milano, Roma, Torino, Napoli, Bari o Palermo, spesso nei contesti “più difficili” dove si rileva una più elevata incidenza della dispersione scolastica.

Il valore aggiunto di questa collaborazione tra Tuttoscuola e Save the Children è proprio quello di intervenire tempestivamente nel sostegno della continuità didattica laddove sarebbero più negative le conseguenze di una sospensione delle lezioni, e del rapporto quotidiano dei bambini con gli insegnanti e con la socialità costruttiva dell’ambiente scolastico.

Da quando è stata sospesa l’attività didattica nelle scuole delle iniziali zone rosse, fino al prossimo 3 aprile, gli studenti italiani rischiano di perdere 75 milioni di ore di lezione. Secondo le stime di Tuttoscuola, infatti, dal prossimo 15 marzo al 3 aprile 2020, il sistema scolastico nazionale perderà quasi 45 milioni di ore di lezione che andranno ad aggiungersi agli oltre 30 milioni di ore di lezione non effettuate dal 24 febbraio a tutto il prossimo 15 marzo. Con la didattica a distanza potrebbero essere salvate circa 10-15 milioni di ore di lezione. Diventa a questo punto fondamentale attivare nel modo più ampio possibile la formazione a distanza.