L’Anquap denuncia i ritardi e le inadempienze del Miur

Assume le caratteristiche di un veri e proprio cahier de doléances il documento approvato dall’Anquap lo scorso 3 ottobre, nei confronti dei ritardi ministeriali negli adempimenti di competenza dell’amministrazione centrale e periferica, a più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico 2011/2012.

Le assunzioni a tempo indeterminato di 36.000 ATA e 30.000 Docenti – spiega nel documento il presidente dell’associazione Giorgio Germani – non si sono ancora completate con conseguenti riflessi sulle assunzioni dello stesso personale a tempo determinato (supplenti annuali e fino al termine dell’attività didattica). Nel frattempo le scuole sono state costrette, per non lasciare vuote le aule e scoperti i servizi amministrativi tecnici ed ausiliari, a ricorrere alla girandola delle supplenze in attesa della nomina dell’avente titolo”.

Del bando di concorso pubblico per l’assunzione di 450 Direttori Sga – il cui reclutamento è stato autorizzato con DPCM del 21/04/2011 – si è persa ogni traccia. Se per fare un bando di assunzione – argomenta il presidente dell’Anquap – ci vogliono più di 5 mesi siamo lontani da qualsiasi apprezzabile performance”.

L’accordo sindacale del 14/07/2011 sulla mobilità professionale del personale ATA doveva consentire dal 1° settembre u.s. il passaggio dall’area A all’area B e dall’area B all’area D di qualche migliaio di persone tra Collaboratori Scolastici e Assistenti Amministrativi. A tutt’oggi, inspiegabilmente, l’accordo non è stato certificato ed i citati passaggi non sono avvenuti, mentre sull’accantonamento dei relativi posti risulta che ogni USR e ciascun ambito territoriale provinciale facciano a modo loro, in un caos indescrivibile e indecoroso. Lo stesso dicasi per i posti accantonati per i docenti inidonei che hanno chiesto (pochi in verità) il passaggio al personale ATA.

Sui finanziamenti (sia quelli in moneta sonante che entrano nelle casse delle scuole che quelli solo virtualmente assegnati e gestiti con il cedolino unico) – continua Germani – si registrano inadempienze sull’anno scolastico che si è concluso e su quello appena avviato. I costi dei servizi esternalizzati di pulizia sono stati solo parzialmente coperti rispetto alle prestazioni già effettuate mentre per la proroga dei contratti imposta alle scuole nello scorso mese di Giugno sono pervenute comunicazioni di assegnazione di risorse per gli ex LSU ma non sugli appalti storici. La stessa situazione si registra per il pagamento dei compensi spettanti ai co.co.co. che in alcune parti del territorio nazionale lavorano nelle segreterie.

I fondi contrattuali per l’anno scolastico 2011/2012 (fondo d’istituto, funzioni strumentali, incarichi specifici ed ore eccedenti) da gestire con il cedolino unico non stati comunicati. Ciò rende impossibile svolgere e concludere le contrattazioni integrative a livello di singola scuola.

Sulle indennità di funzioni superiori spettanti per legge (art. 52 D.lgs. 165/01) e per norma contrattuale (art. 146 CCNL 2007) permane un assurdo silenzio ed una ingiustificabile inerzia che sta danneggiando migliaia di docenti e di Assistenti Amministrativi che ne hanno diritto.

Sui crediti (residui attivi) che le scuole vantano nei confronti del ministero per spese obbligatorie di personale (supplenze brevi ed esami di stato) non si è venuti a capo di nulla e nei bilanci di tutte le scuole italiane risultano iscritti da anni somme giuridicamente esistenti che lo Stato sta rendendo inesigibili. La presenza di questi crediti rende virtuale la consistenza dell’avanzo di amministrazione e rischia di alterare sostanzialmente la contabilità delle scuole”.

Tutto quanto rappresentato – conclude il presidente dell’Anquap – denota un’assenza di guida politica ed anche precise responsabilità dell’alta dirigenza ministeriale sia a livello centrale che periferico. Tutto quanto rappresentato si ripercuote negativamente sul funzionamento delle scuole che ogni giorno fanno miracoli per organizzare ed erogare il servizio di istruzione.

La puntuale denuncia contenuta nel presente documento ha l’obiettivo di smuovere il decisore politico e i responsabili della gestione. Speriamo che ciò avvenga”.