L’annuncio di nuovi tagli di organico infiamma la scuola

Se il ministro Siniscalco aveva intenzione di favorire lo sciopero della scuola, c’è da dire che vi è riuscito in pieno, perché l’annuncio – all’insaputa (sembra) del ministro Moratti – di tagliare organici della scuola è venuto proprio 48 ore prima dello sciopero generale di categoria, provocando una reazione sindacale che quasi certamente renderà ancora più pesante l’astensione.
Fonti ministeriali consultate dall’Ansa hanno dichiarato che al Miur non se ne sapeva nulla. La misura sarebbe contenuta nella bozza dell’emendamento fiscale alla Finanziaria sottoposto – secondo quanto riportato da “La Stampa” – ai partiti della coalizione dal ministero dell’Economia. Il testo proposto suona esplicitamente così: “Per gli anni scolastici 2005/2006 la dotazione organica del personale docente viene ridotta complessivamente del 2%, in ragione dell’1% per ciascuno degli anni scolastici considerati“.
Dal momento che l’organico di diritto dei docenti per il 2004/05 è complessivamente di 743.674 posti, con un taglio dell’1% ad anno si ridurrebbe in due anni di 14.873 unità (7.437 ad anno).
E questo avverrebbe proprio in piena attuazione della riforma quando, proprio per effetto delle innovazioni strutturali, il nuovo sistema reclama potenziamento di organici.
Per il personale Ata, a quanto sembra, il taglio del 2% nel biennio, pari a circa 5 mila posti, andrebbe ad aggiungersi all’ultima rata di taglio, prevista dalla Finanziaria 2003, di un ulteriore 2% (altri 5 mila posti).
C’è da dire, ancora una volta, che se i propositi del ministro Siniscalco andranno in porto, la politica dell’Istruzione nel nostro Paese la fanno i ministri del Tesoro.
Non solo. L’intenzione manifestata è un fatto grave, da non minimizzare. Non a caso si sono avute subito reazioni molto dure. Per Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, “è una cosa indecente. E’ questa la risposta al nostro sciopero di lunedì?”
Anche se, come dicono al ministero, il ministro non ne sapesse nulla, la Moratti, che ha assicurato con ripetute dichiarazioni l’intangibilità degli organici, “perderebbe la faccia”. Lo accetterà?