L’Aimc rimpiange il ministro Gelmini nella prima versione

L’Aimc, l’associazione dei maestri cattolici, davanti all’imponenza della manovra finanziaria prevista dalla legge 133/2008, non nasconde forti perplessità per la politica dei tagli alla scuola.

Ricorda che a giugno il ministro Gelmini aveva dichiarato che “la scuola non è assimilabile ad un qualunque capitolo di bilancio“, cambiando idea secondo l’associazione nel corso dell’estate.

L’Aimc, attraverso la sua presidenza nazionale, pur esprimendo riserve su talune scelte di merito, quale, ad esempio, il ritorno del maestro unico, auspica un confronto aperto sui nuovi tempi di riforma del sistema scolastico ma, soprattutto, spera di ritrovare quella Gelmini che nel giugno scorso aveva ottenuto consenso e condivisione per le sue posizioni programmatiche.

Vorremmo, in sintesi, ritrovare il Ministro Gelmini del giugno scorso – dichiara l’Aimc – Il Ministro che dichiarava autorevolmente:

– la scuola ha bisogno di stabilità
– occorre una politica della continuità
– lo scontro politico deve restare fuori dalla scuola
– è necessario tener conto delle specificità territoriali e sociali
– bisogna attivare la politica del buon senso e delle soluzioni condivise
– il Parlamento ha il diritto-dovere di esprimere la propria potestà legislativa.

A “questo” Ministro del giugno 2008 – conclude il documento – l’Associazione non farà certo mancare l’apporto di esperienza, elaborazione, lavoro che costituisce un patrimonio di idee e pratiche costruito passo dopo passo nei suoi oltre 60 anni di vita“.