L’agenda della riforma/2: le norme attuative da mettere in fila

Contemporaneamente al piano finanziario dovranno essere predisposti anche i decreti legislativi per far partire la riforma a settembre (prime due classi della primaria). Dovranno essere sentiti il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, la Conferenza unificata Stato-Regioni e, infine, le Commissioni parlamentari.
Se si corre, i decreti potrebbero essere varati anch’essi prima dell’estate.
Poi, nei mesi successivi, sarà la volta dei Regolamenti di attuazione, dai contenuti più concreti e operativi, da far passare anch’essi al vaglio consultivo degli organismi sopra richiamati, con l’aggiunta di un passaggio al Consiglio di Stato e all’approvazione finale della Corte dei Conti.
A seguire, infine, i decreti ministeriali di applicazione. Un iter articolato e complesso, e con tempi difficilmente comprimibili.