La Valle d’Aosta farà adattamenti alla Riforma Moratti
La Regione Valle d’Aosta non recepirà la riforma Moratti sulla scuola, o meglio ancora la attuerà adattandola alla propria realtà locale. E’ quanto emerge dalla firma (avvenuta venerdì scorso) di due accordi tra l’assessore regionale all’Istruzione e Cultura, Teresa Charles (Union Valdotaine), e le organizzazioni sindacali del settore (Cgil, Cisl, Savt e Snals) proprio in merito alle modalità di attuazione della riforma della scuola prevista dalla legge 53/2003 e al decreto attuativo per la scuola di base 59/2004.
“La riforma Moratti – e’ il commento dell’assessore Charles – verrà attuata come desideriamo noi e attraverso un provvedimento legislativo. Sono soddisfatta per il risultato raggiunto”. Il primo accordo prevede che si rendono necessari opportuni adattamenti a livello regionale per l’attuazione della riforma, sulla base delle competenze della Regione in materia di scuola e di formazione, sia per le norme già approvate che per quelle in via di approvazione; si rende necessario avviare la procedura prevista per l’adattamento dei programmi di insegnamento, che coinvolge il Consiglio scolastico regionale e prevede il parere della Commissione mista Stato/Regione; si impegnano le parti per la sottoscrizione di accordi riguardanti le specifiche materie del rapporto di lavoro, discendenti dal particolare ordinamento della scuola regionale; si ribadisce il mantenimento dell’attuale organizzazione scolastica (organici, tempo scuola e modelli organizzativi) fino all’emanazione di specifiche norme regionali.
Il secondo accordo, relativo alla scuola di base (dell’infanzia, elementare e media di primo grado), definisce invece che non ricorrono le condizioni per l’iscrizione anticipata nella scuola dell’infanzia; dovranno essere ricavati opportuni tempi per la programmazione, in orario di servizio nella scuola dell’ infanzia e va, inoltre, definito il tempo minimo e massimo di apertura della stessa scuola; l’attuale tempo scuola nelle elementari rimane invariato (30 ore); nella scuola elementare, in presenza di un congruo numero di richieste e di una costante frequenza, sarà istituita la mensa con organico adeguato e definizione dei compiti dei docenti e del personale inserviente, d’intesa con gli Enti Locali; sono assicurate le funzioni di tutoraggio, garantendo la pari dignita’ del personale docente e le scelte autonome delle Istituzioni scolastiche e degli Organi collegiali; si garantisce la progressiva generalizzazione dell’insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare, rendendolo curricolare e prevedendo adeguate risorse di organico; si mantiene l’ attuale modello organizzativo della scuola media, sulla base di quanto previsto dalla legge regionale 53/1994, compresa la possibilità di opzione, da parte delle famiglie, del tempo prolungato.
“Inoltre – come si legge in un comunicato dei sindacati – tutte le norme approvate dallo Stato in materia di riforma della scuola e del sistema dell’Istruzione e della formazione saranno oggetto, in sede locale, di accordi da sottoscrivere tra le parti”. Secondo Cgil e Cisl “si tratta di uno straordinario risultato che da’ garanzie per il futuro della scuola valdostana e il riconoscimento della sua specificità, scongiurando gli effetti negativi della riforma Moratti che vorrebbe ridurre il ruolo della scuola pubblica, assicurando invece nella nostra Regione la qualita’ e la quantità dell’offerta formativa per gli utenti, la tenuta dell’ organico del personale docente, il ruolo propositivo e costruttivo delle Parti sociali e l’utilità della concertazione. Ora si tratta di predisporre gli opportuni interventi normativi e amministrativi per attuare gli obiettivi individuati negli accordi”.
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