La Tesoreria unica mette in crisi le istituzioni scolastiche

I provvedimenti di spending rewiev hanno previsto, come è noto, che la Banca d’Italia sia la Tesoreria unica nella quale convergono tutte le risorse finanziarie delle istituzioni scolastiche che per decenni erano state affidate a banche locali in convenzione.

L’inclusione delle istituzioni scolastiche nel regime di tesoreria unica fa, però, venir meno la possibilità per le banche di investire il denaro depositato e ricavarne una remunerazione, che pertanto si riduce all’interesse corrisposto dalla Banca d’Italia per le giacenze presenti sul sottoconto fruttifero, mediamente piuttosto esigue.

Le istituzioni scolastiche che devono rinnovare la convenzione con le banche non trovano quasi mai risposta e per i servizi richiesti e/o offerti dalla banca devono fronteggiare una notevole onerosità dei compensi e delle spese di gestione. Si parla di due-tre mila euro, una spesa che va a gravare sul già insufficiente finanziamento ministeriale per funzionamento amministrativo-didattico.

Alla richiesta di aiuto ha risposto prontamente l’USR del Piemonte con una serie di suggerimenti molto puntuali che possono servire a contenere la criticità del momento. Tra le altre indicazioni l’USR suggerisce di non limitarsi ad inviare i bandi di gara alle due caselle e-mail segnalate dal MIUR, ma estendere la domanda al numero più ampio possibile di istituti di credito e a Poste Italiane; di. rivolgersi anche a banche che non hanno sportelli sul territorio ove la scuola ha sede, al fine di ampliare la platea dei concorrenti ed ottenere condizioni più vantaggiose, tenendo conto che l’adozione dell’ordinativo informatico locale (OIL)1 rende ormai scarsamente rilevante la località del fornitore del servizio.

L’USR sottolinea il fatto che mentre alcune scuole hanno ricevuto offerte per la voce “compenso e spese annue di gestione e tenuta conto” di varie migliaia di euro, in numerosi altri casi l’importo richiesto per tale voce è molto più basso (tra zero e 600 euro), mentre l’importo richiesto per “commissioni a carico dell’Istituto per singola operazione di pagamento ordinato … mediante bonifico, esclusi bonifici stipendi e rimborsi spese a favore dei dipendenti” varia normalmente da 1 a 3 euro.

Si tratta di un piccolo spiraglio che non annulla però la criticità della situazione.