La scuola delle emozioni: 6 esperienze che ti aiuteranno a capirne l’importanza

L’importanza che le emozioni e il gioco svolgono nella dinamica dell’apprendimento non solo non è inferiore all’importanza dei requisiti cognitivi richiesti, ma è di gran lunga la cosa più importante. Una buona scuola si pone il problema del significato che l’esperienza che propone ha per la vita degli alunni, e cerca instancabilmente di collegare l’insegnamento alla motivazione, che va suscitata e alimentata instancabilmente. E’ così che Tuttoscuola vede la scuola delle emozioni, il modello presentato nell’inserto de La Scuola che Sogniamo del numero di marzo del mensile. Un numero particolare che vede la collaborazione al progetto di un partner speciale: Trinity College London. Di seguito proponiamo alcune testimonianze di scuole che, proprio grazie a Trinity College London, hanno fatto esperienza e tesoro della scuola delle emozioni.

1. A scuola con emozioni indimenticabili: l’esperienza dell’Istituto S. Francesco delle Suore francescane del Cuore di Gesù

Quando il 9 marzo il governo ha costretto la scuola al lockdown, nell’Istituto “S. Francesco delle Suore francescane del Cuore di Gesù” di Misterbianco (CT) è stata attivata una piattaforma idonea ai bambini coinvolti nella preparazione degli esami Trinity. Ponendo al primo posto la serenità dei bambini, sono stati introdotti gli argomenti di lingua inglese attraverso giochi, canzoni, storytelling e simulazioni, con spunti di grammatica e nuove parole. L’approccio comunicativo ha coinvolto tutti, al punto da desiderare ulteriori incontri online, tenendo viva la motivazione a imparare e ad aprirsi al mondo momentaneamente chiuso.
Organizzare una sessione di esami Trinity in videoconferenza è stata una sfida vinta da tutti: Madre Superiora, coordinatrice didattica, genitori e alunni, superando ostacoli tecnici e psicologici e condividendo un’esperienza umana, obiettivi e traguardi… Un fiume di emozioni indimenticabili!

2. Con Trinity studenti entusiasti di mettersi alla prova: l’esperienza dell’Istituto Signorelli

All’inizio del lockdown abbiamo annullato gli esami di certificazione Trinity previsti, con dispiacere di tutti. Dopo l’estate, a un nuovo precipitare della situazione, ci siamo chiesti se valesse la pena riproporli. Con nostro stupore, i ragazzi hanno però manifestato il desiderio di continuare e mettersi alla prova. Per molti di loro, questa esperienza è stata un’occasione di essere parte di un gruppo che li faceva sentire più vicini a una vita scolastica normale.
Abbiamo quindi iniziato la preparazione, usando la nostra piattaforma per scambiare risorse di listening, writing e reading. L’abilità dello speaking è quella che presenta maggiori difficoltà attualmente, non solo per la mancanza di contatto, ma anche per i problemi di connessione Internet. Nonostante le nostre diffidenze sull’uso di una piattaforma online per gli esami, abbiamo scoperto che i ragazzi, invece, la usano con disinvoltura, e che amano parlare con persone di altre nazionalità.
Trinity è un esame comunicativo, che aiuta i ragazzi a combattere il senso di passività giornaliera a cui le restrizioni ci hanno costretti. La preparazione agli esami sostiene le  motivazioni di tutti gli studenti e anche coloro che non hanno sostenuto l’esame ne hanno beneficiato attraverso i loro compagni! Stabilire obiettivi di apprendimento dà infatti grande gioia agli alunni e ai docenti e ha un impatto positivo su tutta la classe.

3. Dalla difficoltà alla crescita: l’esperienza dell’IC Frosinone 2

Fino a marzo 2020 eravamo l’Istituto Comprensivo Frosinone 2, una scuola ricca di iniziative, scambi culturali, viaggi all’estero e persino una grande orchestra. Tra i progetti spiccava da oltre 20 anni la preparazione agli esami Trinity.
Poi è arrivato l’inaspettato, la pandemia, la chiusura delle scuole, il lockdown. E quegli slanci entusiastici verso il futuro si spezzano davanti all’angoscia di un presente inesplicabile, soprattutto ai bambini. Dopo il primo smarrimento, noi docenti siamo rimasti vicini ai nostri ragazzi: abbiamo cantato insieme e dipinto arcobaleni. Ma ci siamo resi cono che non bastava, serviva altro. Presidiare la normalità. Salvare ogni frammento di quella routine scolastica che scandiva le loro giornate. Siamo tornati a una didattica sistematica con la DaD. E a quel punto, abbiamo deciso di riprendere anche la preparazione Trinity bruscamente interrotta. I ragazzi ne sono stati entusiasti. Hanno partecipato a tutte le lezioni, si sono divertiti insieme a noi a scoprire le potenzialità del web, soprattutto per lo studio delle lingue: abbiamo visionato filmati, ascoltat i brani originali, utilizzato giochi interattivi.  Ed è rinata la spinta al futuro, la motivazione a mirare a una meta. Lo scorso 25 gennaio i ragazzi hanno superato brillantemente l’esame Trinity in videoconferenza, dimostrando a se stessi e a tutti noi che le difficoltà possono essere un’occasione di crescita personale e rinnovamento.

4. Integrare apprendimento ed emozioni: l’esperienza del Circolo Didattico “Ruggero Settimo”

Siamo fieri di raccontare che durante la pandemia la nostra esperienza laboratoriale come Circolo Didattico “Ruggero Settimo” di Castelvetrano (TP) è cambiata nella forma, ma non è apparsa sminuita nel valore formativo. Durante le fasi di e-learning abbiamo trasformato le aule virtuali in un Friendly Classroom Environment ricco di stimoli. Da qui è scaturita un’esperienza che ha avuto il suo cuore pulsante nell’interesse dei bambini che, affascinati dai real life tasks, hanno incorporato le proprie emozioni nei processi cognitivi e metacognitivi. Il tutto è stato coerente con la filosofia alla base degli esami Trinity College London, che i nostri bambini hanno sostenuto nell’autunno 2020. L’interdipendenza tra apprendimento e motivazione ha consentito ai nostri studenti di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, di assimilare i contenuti non in modo “asettico” o ripetitivo, ma naturale ed efficace, stimolati alla curiosità, a non temere l’errore. Le attività didattiche svolte attraverso lo schermo non hanno impedito a noi docenti di insegnare e ai nostri alunni di apprendere oltre che con la mente anche con il cuore.

5. Dal face to face all’online: l’esperienza dell’IC Comprensivo di Rudiano (BS)

Lo scorso giugno gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Rudiano (BS)  sono stati i primi in tutta Italia a svolgere gli esami di certificazione linguistica Trinity College London GESE in videoconferenza. Ricordiamo con tanta gioia i loro sorrisi dopo aver portato a termine un percorso iniziato face-to-face e proseguito online che ha dato loro modo di concretizzare i grandi sforzi fatti.
La modalità dell’esame in videoconferenza, resa disponibile grazie alla rapida azione di Trinity, è infatti riuscita a restituire agli studenti e alle loro famiglie una sensazione di normalità, in un momento storico difficile a livello locale e mondiale. Il tutto si è svolto serenamente senza alcuna difficoltà, sotto la guida dagli uffici Trinity, sempre al nostro fianco.
È stato emozionante sentire le parole di uno studente che ha espresso la sua gioia nell’aver parlato con una persona di un’altra nazione e nell’averla percepita come vicina, in un momento in cui “distanza” è una parola ricorrente. Un grande grazie va a Trinity London College, che ha continuato a pensare al bene  degli studenti in questo scenario di emergenza.

6. L’impegno per arrivare alla gioia: l’esperienza dell’IC di Rivergaro (PC)

L’Istituto Comprensivo di Rivergaro (PC) è sede di esami Trinity College London da 11 anni, una scelta che nel tempo si è rivelata molto positiva. La nostra zona è stata particolarmente colpita dall’emergenza sanitaria e la sessione di esami Trinity, prevista inizialmente a maggio, è stata posticipata. Finalmente, lo scorso settembre, circa 50 dei nostri ragazzi sono riusciti a sostenere l’esame grazie anche all’impegno di Trinity nel rendere possibile l’organizzazione degli esami in videoconferenza in tempi davvero brevi. In un periodo delicato, per i nostri alunni la possibilità di continuare a impegnarsi nella preparazione della sessione Trinity ha rappresentato un sostegno impagabile anche dal punto di vista emotivo.
I ragazzi non hanno lesinato i loro sforzi durante l’estate prendendo parte a tutte le lezioni di preparazione online e arrivando così all’esame fiduciosi e soddisfatti del loro percorso personale.
Anche quest’anno, come in passato, grazie all’esame ogni candidato ha acquisito una maggiore sicurezza in sé, che a sua volta alimenta la motivazione a migliorare ulteriormente ed è fonte di soddisfazione per tutti: Dirigente Scolastica, docenti, alunni e genitori.
Per questo, nel nostro Istituto continueremo a preparare i nostri ragazzi, in quanto l’emozione che si prova nel vederli contenti e orgogliosi è davvero unica.

La scuola delle emozioni è il modello de La Scuola che sogniamo che presenteremo nel numero di marzo di Tuttoscuola. A breve sarà online e potrai scoprire nuove esperienze e approfondimenti: continua a seguirci!

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