La scuola della sostenibilità: un orto per apprendere il legame tra alimentazione e salute. L’esperienza dell’IC Sciascia

In collaborazione con Fondazione Barilla

Una scuola che si prende cura della nostra salute e quella dell’ambiente, che aiuta a capire la fragilità e la complessità dell’ambiente naturale e sociale, che educa all’amore per la nostra casa comune e insegna a prendersene cura. E’ così che Tuttoscuola vede la scuola della sostenibilità, il modello presentato nell’inserto de La Scuola che Sogniamo del numero di febbraio del mensile. Un numero particolare che vede la collaborazione al progetto di un partner speciale: Fondazione Barilla.

Nel corso del mese di febbraio dedicato appunto alla scuola della sostenibilità, abbiamo dunque raccontato esperienze che hanno lo scopo di fornire ai lettori spunti che possano aiutare a rendere gli studenti consapevoli delle connessioni tra alimentazione e ambiente, per educarli a non stare a guardare, a contribuire al cambiamento, con le loro scelte alimentari quotidiane. Tra queste anche i progetti realizzati da insegnanti e alunni che, nel 2020, hanno vinto il concorso promosso da Fondazione Barilla, “Noi, il cibo, il nostro Pianeta: in Action”. Nel particolare, raccontiamo di seguito l’esperienza realizzata dalla seconda media, sezione A, dell‘IC Sciascia di Taranto attraverso il progetto “oRTOSCIASCIA”.

Tutto, ha raccontato la docente che ha coordinato le attività, Beatrice Cazzottella, è nato da uno scopo, quello di incoraggiare gli alunni a seguire una corretta e sana alimentazione attraverso l’esperienza concreta e portarli alla consapevolezza che esiste un tempo biologico ed una stagionalità dei prodotti che la presenza nella grande distribuzione di frutta e ortaggi in tutti i periodi dell’anno ha fatto dimenticare anche agli adulti.

Attraverso schede operative, attività laboratoriali, diari alimentari e strumenti multimediali, i ragazzi sono arrivati a comprendere il legame tra alimentazione e salute, accrescere la consapevolezza alimentare, capire l’importanza dell’autoproduzione, quella dei prodotti a km zero e del rafforzare l’economia del territorio locale. Hanno inoltre vissuto esperienze sensoriali, manipolative, motorie e ludiche, oltre che condiviso uno spazio imparando a cooperare in gruppo.

Gli spazi esterni della scuola sono stati trasformati in un luogo di apprendimento non formale. I ragazzi hanno infatti svolto analisi del terreno presente nella scuola arrivando quindi alla progettazione dell’orto e alla sua realizzazione con piantumazione e raccolta di ortaggi. Gli alunni hanno analizzato le relazioni ambiente/agricoltura sostenibile, e alimentazione e salute, fino a cooperare con un’azienda biologica e con l’amministrazione comunale. Grazie al materiale presente nella guida didattica “Noi, il cibo e il nostro pianeta”, la classe ha focalizzato l’attenzione sull’obiettivo relativo alla comprensione delle dinamiche che riguardano cibo e ambiente, giungendo alla comprensione del concetto di biodiversità attraverso lo studio pratico di piccoli esseri viventi presenti nella terra e nell’aria.

Alla fine del progetto si è arrivati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

• Imparare, per esperienza diretta, alcuni dei cicli biogeochimici;
• Apprendere tecniche di recupero dell’acqua piovana e uso efficiente delle risorse idriche,
• Comprendere il forte legame tra alimentazione e salute. sottolineata l’importanza della relazione creata tra la Scuola, Ente comunale, famiglie e aziende. interiorizzato problematiche ambientali.

Abbiamo parlato di sostenibilità nell’inserto de
La scuola che sogniamo
pubblicato su Tuttoscuola 

La scuola della sostenibilità è il modello che abbiamo presentato a febbraio all’interno del nostro progetto “La scuola che sogniamo”.

Nell’inserto pubblicato all’interno del numero 609 febbraio di Tuttoscuola troverai anche i seguenti approfondimenti sulla scuola della ricerca:

– Sostenibilità e curricolo sostenibile, di Italo Fiorin
– In difesa di un nuovo modello di sviluppo, di Piera Gioda
– Il Service Learning per educare alla sostenibilità, di Piera Gioda
– La sostenibilità anche attraverso il cibo, in collaborazione con Fondazione Barilla
– Start the change, di Marina Lovato
– Diventare cittadini globali, di Chiara Semplicini
– Il pane, un bene prezioso, in collaborazione con Fondazione Barilla

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