La scuola degli infortuni…

“La Stampa” riprende oggi la notizia, secondo la quale sono 103.390 gli infortuni avvenuti nelle scuole italiane nell’ultimo anno, che hanno coinvolto 90.478 alunni e 12.912 insegnanti. Probabilmente, questi infortuni sono solo una parte rispetto a quelli che accadono effettivamente nelle scuole, visto che i dati escludono gli incidenti che riguardanti il personale ATA e quelli che non vengono denunciati all’Inail.

Tra gli incidenti, figurano cadute per le scale, folgorazioni da scariche elettriche, ustioni, tagli, scivolate sul pavimento. I casi indennizzati dall’Inail ammontano ad appena 150 l’anno, dato che, spiegano all’ente assicurativo, l’indennità temporanea viene erogata agli studenti solo per le ore in cui fanno attività tecnico-scientifiche di laboratorio. Questa è anche la ragione per cui la quasi totalità delle scuole stipula contratti assicurativi integrativi con compagnie private.

D’altra parte, gli incidenti sono favoriti dalla vecchiezza dell’edilizia scolastica: il 95% degli edifici scolastici italiani ha più di 40 anni; il 70% degli edifici scolastici ha ancora barriere architettoniche, nonostante la normativa che ne preveda l’eliminazione; il 57,35% delle scuole non ha il certificato di agibilità igienico-sanitaria; il 73,21% non ha quello di prevenzione incendi.

Purtroppo, la sicurezza dell’edilizia scolastica non richiama l’attenzione dell’opinione pubblica, se non ad incidenti compiuti, come avvenne a seguito del terremoto del 2002 a San Giuliano di Puglia in Molise, dove, sotto le macerie della scuola elementare Francesco Iovine, morirono 27 bambini e 1 maestra.