Tra scuole e centri di formazione professionale gli istituti di istruzione cattolici nel nostro Paese sono 10.957, in prevalenza situati al Nord (7.538), con un numero complessivo di oltre 650.000 iscritti. Li ha censiti il settimo Rapporto sulla scuola cattolica in Italia, curato dal Centro studi per la scuola cattolica (Cssc).

Una presenza diffusa, dunque, ma alquanto frammentata, visto che la consistenza media risulta di soli 65 allievi per scuola o centro di formazione: troppo bassa per non porre problemi di razionalizzazione dal punto di vista gestionale. Ma la preoccupazione emergente nel mondo delle scuole cattoliche non sembra essere tanto di tipo economico-organizzativo quanto di carattere politico-culturale, stando almeno ai timori espressi da mons. Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per l’educazione, la scuola e l’università, che in occasione della presentazione del Rapporto ha lamentato la strisciante avversione per la scuola paritaria cattolica, dovuta al ruolo da essa assunto di “soggetto attivo di alimentazione della tradizione cristiana “.
Anche nel processo riformatore del nostro sistema di istruzione e formazione professionale – ha affermato Stenco – “si ha paura persino di nominare la scuola cattolica e di affermare con chiarezza che essa è parte costitutiva del sistema educativo nazionale di istruzione e di formazione professionale“.
Per la verità sotto il profilo normativo non è la scuola “cattolica” a far parte costitutiva del sistema educativo nazionale, ma quella “paritaria”, che può essere di ispirazione cattolica o meno. Alle scuole cattoliche, o meglio gestite da enti e soggetti cattolici, forse non conviene neppure rimarcare troppo questa loro identità, che finirebbe per porle in contrapposizione dialettica con un 90% di scuole “non cattoliche”. Per evitare equivoci e nuovi steccati, sarebbe preferibile parlare di scuole “statali” e “paritarie”, e considerare l’ispirazione cattolica come una valenza culturale trasversale all’intero sistema.