“Una disciplina alla prova: non una disciplina sotto processo”. Con questa convinta affermazione mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, ha aperto i lavori del convegno sulla quarta indagine nazionale sull’insegnamento della religione cattolica in Italia a trent’anni dalla revisione del Concordato.
Ospitato a Roma nella splendida Sala della Conciliazione del Palazzo del Vicariato in San Giovanni in Laterano, dove venne firmato nel 1928 il primo concordato tra Stato Italiano e Santa Sede, il convegno ha presentato un’indagine che vuole costituire il contributo più innovativo
allo studio dell’Irc (Insegnamento della Religione Cattolica).
L’indagine, ampia e approfondita, è stata raccolta in una pubblicazione curata da Sergio Cicatelli e Guglielmo Malizia ed edita da Elledici.
Secondo l’indagine, “Lo stato di salute dell’Irc sembra migliore del previsto, stando ai risultati della ricerca che ha tastato il polso ad un campione rappresentativo di circa 3 mila insegnanti di religione e di oltre 20 mila studenti di ogni ordine e grado di scuola”.
L’indagine ricorda che all’epoca della firma del nuovo Concordato del 1984 pochi avrebbero scommesso sulla tenuta di questo insegnamenti, che invece oggi mostra di essere ancora vitale con un tasso di adesione complessiva inferiore di poco al 90% (98% al Sud e 82% al Nord).
La ricerca si è svolta su due filoni: il primo finalizzato a conoscere le condizioni dell’Irc attraverso le risposte fornite dai docenti; il secondo volto a verificare le conoscenze religiose acquisite dagli studenti.
Su questa seconda parte della ricerca è interessante rilevare che il sapere biblico (vecchio e nuovo testamento) ha dato i migliori risultati mentre sono emersi risultati deludenti in campo teologico-dottrinale.
Complessivamente, dunque, secondo l’indagine, l’insegnamento della religione cattolica ha superato la prova molto bene e per maggior parte degli studenti intervistati (un campione rappresentativo di ogni ordine in sette diocesi del Nor, Centro e Sud dell’Italia) l’Irc è una materia che piace.
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