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La prova Invalsi è discriminante per gli studenti stranieri?

La prova nazionale Invalsi rischia di essere discriminante per gli alunni stranieri, soprattutto quest’anno che fa media, come tutte le altre (nel 2009 il valore lo decidevano i docenti), sul voto finale. È quanto rilevano dirigenti scolastici e insegnanti, le cui opinioni sono state raccolte dall’agenzia Dire. In particolare, preoccupano le domande di grammatica italiana che sono di livello medio-alto, mentre per la matematica i problemi sarebbero minori.

Effettivamente– spiega Alberto Tempestini, vice preside della scuola Convenevole da Prato, dell’omonima città, dove gli stranieri sono il 18%- ci può essere qualche problema: gli immigrati rischiano di essere penalizzati nel voto finale poiché è chiaro che nelle domande di italiano possono avere più difficoltà dei loro compagni italiani, soprattutto se sono arrivati nel nostro paese non da piccolissimi“.

Il nodo è questo: il voto scaturisce automaticamente dalla griglia di correzione dell’Invalsi, i prof non possono mettere mano al compito che, peraltro, è un test di rilevazione nazionale sulle competenze degli alunni, quindi richiede una valutazione oggettiva. Dunque non c’è speranza di arrotondamenti e gli stranieri rischiano di vedersi abbassata la media e il voto finale dell’esame.

L’ipotesi è tutt’altro che estemporanea: lo scorso anno gli esaminandi non italiani sono andati peggio sia in italiano che in matematica, secondo i dati Invalsi. In particolare, nel test di lingua c’è stato un divario di 11 punti nelle risposte corrette tra stranieri e non.

Questa possibilità esiste– conferma Ada Maurizio, dirigente della scuola Esopo di Roma- soprattutto se lo straniero non ha fatto tutto il triennio“. Ma qualche docente fa anche notare che, comunque, “questi alunni devono meritare il titolo che stanno prendendo“.

Tuttavia, secondo Adelia Pelosi, dirigente dell’istituto comprensivo Marino di Ponticelli di Napoli, “non è giusto che la prova Invalsi, da un anno all’altro, incida così tanto sul voto finale. Prima si doveva creare una cultura della valutazione nelle scuole fin dalla prima media“.

Per l’esattezza, la prova nazionale, per effetto della media aritmetica, incide per un settimo nel voto finale, tanto, per capirci, quanto la seconda prova scritta di lingua straniera. E’ però l’unica prova nella quale i docenti non hanno potere di intervenire.

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