La pagella di Letizia

Che voto ha meritato Letizia Moratti nei suoi primi cento giorni di attività alla guida del superministero dell’istruzione, università e ricerca? “Tuttoscuola” lo ha chiesto ai dirigenti delle principali organizzazioni scolastiche e sindacali, e le loro risposte sono ospitate nel numero di ottobre della rivista, in distribuzione in questi giorni. La gamma dei giudizi è assai articolata. Ecco qualche anticipazione: si va dalla netta bocciatura della CGIL, che definisce i primi cento giorni della Moratti “preoccupanti per la scuola pubblica” alla promozione con lode dell’AGESC (genitori degli allievi iscritti alle scuole cattoliche). Negativa è la valutazione dell’UNICOBAS, che però accoglie con favore l’idea, avanzata dalla Moratti, di aumentare il peso dei commissari interni negli esami di maturità.
Nella maggior parte dei casi il voto assegnato al ministro è positivo, ma vincolato ad alcune condizioni, che variano da organizzazione ad organizzazione. Per la UIL Scuola è essenziale la “valorizzazione della scuola pubblica”, per la Gilda l’istituzione di un'”area contrattuale separata per i docenti”, per l’UCIIM il “recupero di valore della scuola media”. L’Associazione Nazionale Presidi (ANP) apprezza la “sobrietà comunicativa” e l’efficienza del ministro ma lo attende alla verifica degli impegni assunti. Piuttosto arcigno è il giudizio dello SNALS, che chiede l’istituzione di un “tavolo politico” e lancia un secco avvertimento: il ministro “non si lasci fuorviare da sterili schematizzazioni che una sedicente managerialità e la ‘deificazione’ dell’economia di mercato potrebbero suggerire”.