La maggioranza plaude alle bocciature

Non è soltanto il ministro Gelmini a dichiararsi soddisfatta dell’aumento dei bocciati.

Diversi esponenti della maggioranza esprimono il proprio compiacimento per questo ritorno della scuola al rigore nella valutazione.

Finalmente un po’ di rigore” commenta la senatrice della Lega Nord, Irene Aderenti che condivide la nuova linea di severità introdotta dal ministro, perché “i ragazzi devono comprendere che il loro lavoro è studiare e impegnarsi, perché diversamente non possono nemmeno accedere all’esame di maturità e non hanno l’ammissione.” Secondo la senatrice leghista l’aumento di bocciati è un buon segnale di rigore e di autorevolezza che la scuola deve comunque riconquistare.

Tremila bocciati in più alla maturità per Bruno Murgia (Pdl), componente della commissione Cultura della Camera dei Deputati, è una buona notizia, segno di ritorno alla meritocrazia.

Vedrete che l’anno prossimo i numeri miglioreranno – ha detto il deputato –  Ogni tanto tirare le orecchie serve“.

Spero che l’aumento del numero delle bocciature non scateni un rigurgito buonista da parte dei nostalgici mammoni figli del tutti promossi” ha dichiarato il deputato del Pdl, Marco Marsilio, che aggiunge: “Una scuola più seria e credibile, che garantisca la crescita, la formazione e il futuro dei ragazzi preparandoli al mondo del lavoro, non può non passare per un recupero di criteri selettivi e meritocratici da troppo tempo abbandonati per un malinteso egualitarismo“.