La giostra degli insegnanti di sostegno

(ANSA – 3 dicembre 2022) “Intendo avviare una riforma del sostegno, serve una legge di riforma del sostegno, altrimenti sono soltanto chiacchiere”.

Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara aprendo il congresso organizzato da FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità. “Il tema degli studenti con disabilità – ha aggiunto Valditara – mi sta particolarmente a cuore, riguarda innanzitutto la civiltà, l’umanità nel senso più pieno e più alto, penso che il grado di civiltà di un Paese si misuri da come vengono incluse le persone con disabilità”.

I “punti critici”, ha spiegato nel suo intervento Valditara, che emergono dallo studio Istat riguardo agli alunni con disabilità sono “la discontinuità del rapporto tra alunno e insegnante di sostegno a causa dei troppi cambi di insegnanti durante il ciclo scolastico; l’insufficienza numerica dei docenti e la loro ancora limitata formazione specializzata; la perdurante carenza dell’implementazione delle tecnologie informatiche e le troppe barriere architettoniche. A questo riguardo vi annuncio un Piano importante sull’edilizia scolastica che di questo terrà conto”.

“In sintesi – ha proseguito –, dobbiamo lavorare per dare continuità al rapporto psicologicamente ed educativamente importante tra ogni singolo allievo disabile e il suo insegnante di sostegno, dobbiamo aumentare il numero complessivo degli insegnanti di sostegno e dobbiamo perfezionare la loro preparazione professionale, dobbiamo investire nelle tecnologie informatiche che oggi sono un potentissimo aiuto in particolare per i ragazzi con disabilità, dobbiamo rendere possibile la partecipazione a più iniziative extrascolastiche, e provvedere alla rimozione delle barriere architettoniche”.

Al 59% degli studenti con disabilità non è garantita continuità didattica

In Italia in base ai dati congiunti di Istat e ministero dell’Istruzione e Merito, gli alunni con disabilità rappresentano il 3,6 per cento degli iscritti a scuola nell’anno scolastico 2020/2021, parliamo di oltre 300mila bambini e ragazzi, un numero pari alla città di Bari. Una quota purtroppo in costante crescita negli ultimi anni, siamo passati dal 2,7 per cento del 2014/2015 a quasi il 4 per cento di oggi, ossia 1 alunno su 25, l’inclusione scolastica deve pertanto essere un elemento fondamentale della scuola italiana”.

L’urgenza della riforma del sostegno

Il numero degli alunni con disabilità presenti nelle scuole statali, pari alla città di Bari, deve essere considerato un elemento fondamentale della scuola italiana, ha dichiarato il Ministro Valditara. Per questa ragione, il settore, dove gli alunni con disabilità sono in costante aumento a fronte del calo inarrestabile della popolazione scolastica, richiede effettivamente una riforma strutturale del sostegno. In questo anno scolastico il numero degli alunni con disabilità è stimabile intorno al 22% dell’intera popolazione scolastica. Tra un anno o due gli alunni con disabilità rappresenteranno il 20%, un quinto di tutti gli alunni, 1 su 5. Come non pensare a una riforma del settore? In occasione del congresso della FISH nel dicembre 2022, il ministro aveva chiaramente individuato l’ostacolo da rimuovere per ridurre il più possibile “la discontinuità del rapporto tra alunno e insegnante di sostegno a causa dei troppi cambi di insegnanti”: stabilizzare l’organico dei docenti di sostegno con l’aumento di nuovi posti. In quell’anno scolastico 2022-23, da poco iniziato al momento di quelle dichiarazioni, i posti di sostegno stabili, in organico di diritto, che il ministro intendeva aumentare erano esattamente di 117.170 unità. Pochi mesi dopo, il decreto ministeriale del 28.04.2023 definiva il nuovo organico di diritto per il 2023- 24, incrementando di 9mila unità i posti di sostegno, portandoli, quindi, a 126.170 unità. Promessa mantenuta?

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Chi è l’autore 
Sergio Govi
Esperto di normativa scolastica, si muove con abilità tra numeri e dati sulla scuola. E’ autore dei dossier di Tuttoscuola sui diplomifici.

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