La difficile battaglia della legalità nella scuola

Sconcerto e indignazione da parte di alcuni organi di stampa e di una parte dell’opinione pubblica, in merito ai gravi fatti occorsi presso il Liceo “Virgilio” di Roma. Un intervento di controllo dei Carabinieri ha portato all’arresto di uno studente, accusato di spaccio di droga. L’operazione ha determinato la rivolta di un gruppo di studenti che hanno promosso un corteo contro la scuola, accusata di aver “consentito” l’azione di controllo delle forze dell’ordine.

Le forme e le modalità violente della manifestazione interna hanno infatti indotto la dirigente scolastica del “Virgilio”, Irene Baldriga, a richiedere l’assistenza delle forze dell’ordine per riportare la normalità all’interno dell’Istituto. Un ulteriore intervento delle forze di Polizia si è reso necessario il giorno successivo per rimuovere i picchetti posti in essere di fronte al Liceo di Via Giulia.

L’episodio, caratterizzato dal sostegno di alcuni genitori del Liceo, evidenzia ancora una volta il fenomeno di una “lacerazione” preoccupante del rapporto tra scuola e famiglie, in un clima conflittuale che punta a delegittimare il ruolo delle istituzioni, invocando una sostanziale impunità dei giovani all’interno degli edifici scolastici.

La scuola è un pezzo di Stato – puntualizza a Tuttoscuola il dirigente scolastico Baldriga – e, perciò, è intollerabile che alcuni studenti la considerino una terra franca, ove tutto è consentito e dove l’ingresso delle forze dell’ordine è a loro giudizio inimmaginabile”. Una questione grave che chiama alla mente il tema delle occupazioni “stagionali” delle scuole, durante le quali l’intervento delle forze dell’ordine, anche a fronte di esplicita richiesta dei Dirigenti Scolatici, appare sempre più difficoltoso e improbabile.

Il fenomeno va combattuto e sottoposto alle giuste misure di legge, seppure nella piena tutela dei minori coinvolti. L’ipergarantismo non aiuta certo a crescere dei cittadini responsabili.  Di fronte al fenomeno del consumo e dello spaccio di stupefacenti nei contesti scolastici – fenomeno che non è esagerato definire come un’emergenza sociale – l’idea di un permissivismo o di una mera tolleranza appare, oltre che illegale, fortemente rischiosa per la salute degli adolescenti e per la formazione, in ciascuno di loro, di una consapevolezza civica.

Il Liceo Virgilio è impegnato da molto tempo nella messa in campo di una pluralità di azioni di prevenzione sistematiche dei comportamenti a rischio, con il coinvolgimento di esperti, ASL, università, associazioni di volontariato, forze dell’ordine e ricercatori.

Abbiamo ricevuto molte manifestazioni di sostegno e di solidarietà. La battaglia per la legalità nelle scuole – aggiunge la prof.ssa Baldriga – tutela tutti i cittadini e la nostra democrazia. La questione della diffusione degli stupefacenti merita una riflessione importante ed un’azione efficace su scala nazionale” .