La destra radicale contro la privatizzazione dell’università

Una delegazione del Blocco Studentesco, associazione giovanile che fa capo al movimento della destra radicale CasaPound Italia, ha incontrato a Verona il ministro Mariastella Gelmini, in visita nella città veneta.

Ne dà notizia la stessa organizzazione, secondo la quale si è trattato di “un’occasione per parlare dei problemi della scuola e dell’università, illustrando le proprie proposte“, peraltro già rese note e presentate qualche mese fa all’assessore all’istruzione della regione Veneto, Elena Donazzan, in occasione della manifestazione  “Job & Orienta”, anch’essa svoltasi a Verona.

Il punto centrale delle proposte di CasaPound è l’assoluta contrarietà alla privatizzazione del mondo universitario. Su questo punto, riferisce un loro esponente dopo l’incontro con la Gelmini, il  ministro avrebbe “dato rassicurazioni sul fatto che la difesa e la promozione dell’insegnamento pubblico sono tra le priorità del Ministero“.

Una presa di posizione che può sorprendere in un movimento che si colloca a destra, ma non nel caso di CasaPound Italia, i cui riferimenti ideali sono dichiaratamente riconducibili alla concezione “sociale”  del fascismo, ovvero ad una visione nazionalista e organicistica dello Stato, tra i cui compiti – si legge nel sito internet dell’organizzazione –  rientrano anche quelli di garantire una “scuola pubblica e nazionale, totalmente gratuita“, una “università gratuita fino al conseguimento della laurea“, caratterizzata però da una “selezione rigorosa“.