La Cisl vuole disapplicare le norme sulle prestazioni professionali
Nel corso dell’incontro all’Aran di giovedì 14 ottobre sul tutor, la Cisl-scuola ha avanzato una particolare richiesta contrattuale, di cui ha sinteticamente dato notizia sul proprio sito (www.cislscuola.it). La Cisl-scuola ha rivendicato infatti "l’esplicita disapplicazione di tutte le norme legislative che invadono le prerogative contrattuali" in materia di prestazioni professionali.
La formula è abbastanza criptica e ha bisogno di essere interpretata, perché potrebbe nascondere una richiesta alternativa all’attuale norma legislativa di riforma relativa alla funzione tutoriale.
Negli anni ’90 con la privatizzazione dei contratti di lavoro nel settore pubblico è stata data la possibilità ai contratti collettivi di sospendere l’applicazione (disapplicazione) di norme di legge che invadevano la competenza della contrattazione su alcune materie del rapporto di lavoro (assenze, formazione, mobilità, organizzazione del lavoro, ecc.).
I contratti collettivi del comparto scuola, come altri contratti di dipendenti pubblici, hanno disapplicato molte leggi, sostituendo le norme disapplicate con nuove disposizioni contrattuali.
La Cisl ora chiede di disapplicare le norme relative alle prestazioni professionali, rimettendo la definizione su tale materia esclusivamente alla contrattazione.
Una delle prestazioni professionali più contestate è proprio quella relativa alla funzione tutoriale; se passasse la richiesta della Cisl, verrebbe disapplicata quella parte del decreto legislativo 59/2004 (commi 5 degli art. 7 e 10) che parla di questa funzione, rimettendo alla contrattazione sindacale ogni decisione in materia. Si avrebbe la modifica della riforma per contratto!
La Cisl-scuola però non può non sapere che il potere di disapplicare norme di legge è cessato dopo la chiusura del contratto firmato nel 1999…..
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