La CIDA di Rembado punta alle alte professionalità
La Confederazione italiana dei dirigenti (CIDA) punta ad organizzare tutte le alte professionalità dei settori pubblici e privati e ne affida la piena attuazione a Giorgio Rembado. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi è stato eletto presidente per acclamazione dai delegati del congresso CIDA provenienti da tutta Italia, in rappresentanza dei settori industriali, del credito, della funzione pubblica, dei medici, dell’agricoltura, delle assicurazioni.
Rembado ha sottolineato l’importanza di questa apertura al mondo delle alte professionalità (professionisti del settore pubblico e privato, quadri, lavoratori autonomi ad elevata qualificazione). Si apre una prospettiva organizzativa per quei ceti medio-alti – ha affermato Rembado – che, con la dirigenza, condividono una serie di valori, quali conoscenza, responsabilità, merito e rischio: naturale punto di arrivo di una trasformazione organizzativa per adeguarsi all’evoluzione della società e del mondo del lavoro.
Mentre la confederazione delle associazioni sindacali dei dirigenti apre le porte ai quadri intermedi, all’interno della dirigenza scolastica – a guastare un po’ la festa di Rembado – si registrano, proprio per questo, fughe verso una nuova organizzazione dei dirigenti della scuola (Snadis, www.snadis.it) che sembra abbia già reclutato alcune centinaia di adesioni e si prepara a chiedere di essere ufficialmente riconosciuta come rappresentativa del settore.
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