Invalsi: tre note sindacali ai vertici dell’Istituto e al MIUR

Con l’avvio del nuovo anno le rappresentanze nazionali di FLC CGIL, CISL FIR e UIL RUA hanno inviato tre note unitarie ai vertici dell’INVALSI e a quelli del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, per richiamare l’attenzione su alcune problematiche rilevanti, non solo per i lavoratori ma anche per il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), sottolineando la necessità di sostenere e promuovere l’autonomia di ricerca dell’ente.

Con la prima nota, datata 9 Febbraio, i sindacati chiedono ai vertici INVALSI di “portare presso il MIUR tutte le proposte elaborate dai ricercatori dell’Istituto per la programmazione PON 2014-2020, sottolineando l’importanza del nuovo ciclo dei fondi europei per il rilancio dell’INVALSI. Si ricorda a tal proposito che nonostante il finanziamento di 10 milioni di euro inserito nell’ultima legge di stabilità, indispensabile per la realizzazione delle attività istituzionali nel 2015, l’Istituto non dispone di un finanziamento ordinario e possiede un organico di 92 dipendenti, dei quali due terzi sono precari (e la metà di questi lo sono da oltre 14 anni)”.

La seconda nota, inviata il 10 Febbraio, affronta in termini più complessivi il tema delle finalità della valutazione: “Finalmente si fa strada un altro approccio al tema della valutazione. Veniamo da anni difficili, di scontri e contrapposizioni ideologiche sul tema della valutazione, e di tentativi più o meno velati da parte di alcuni governi di utilizzare impropriamente i test per la valutazione dei docenti. Tale mancanza di chiarezza, ad avviso di queste Organizzazioni Sindacali, ha rappresentato un forte ostacolo per il raggiungimento di un sistema di valutazione indipendente, avulso dalla politica, e in grado di dare strumenti di rilevazione utili per le politiche di investimento e di rafforzamento del sistema – per quanto possibile in un quadro di forti tagli al sistema scolastico pubblico con cui si è dovuto fare i conti in questi ultimi anni”.

Segue una presa di posizione che non mancherà di suscitare discussioni: “Il Sistema Nazionale di Valutazione”, dichiara la nota, “rappresenta un’alternativa ad una visione burocratico-meritocratica del sistema scolastico e lo strumento possibile per un confronto di merito, collaborativo fra i vari soggetti in gioco (docenti, studenti, genitori), per una valutazione indipendente e terza del nostro sistema d’istruzione, scevra dalle ossessioni per le classifiche. Stentiamo però a riconoscere, in questa fase, un nuovo corso nel farsi quotidiano delle attività istituzionali dell’Ente, che sconta un’inerzia procedurale e organizzativa”.

Le tre sigle sindacali lamentano il mancato rispetto del ruolo strategico e di coordinamento che le norme relative al SNV  affidano all’INVALSI  e “chiedono conto, in particolare, del mancato insediamento della Conferenza per il coordinamento del SNV  presso INVALSI e, per contro, del ruolo e le funzioni del gruppo attivo presso il MIUR e denominato “Nucleo Start Up” per l’avvio del SNV”.

La terza nota sindacale riguarda invece l’imminente trasferimento della sede dell’INVALSI da Frascati a Roma, sottolineando che per la Biblioteca dell’Istituto non è stata ancora trovata una nuova destinazione. “La Biblioteca” – ricordano i sindacati – “dalla sua nascita, negli anni ’60, è stata sempre considerata un valido supporto alla ricerca educativa, sia per la ricchezza e specializzazione del proprio posseduto, praticamente unico a livello nazionale, sia per la professionalità dei servizi offerti all’utenza interna ed esterna”. Perciò è “molto grave e preoccupante, per un istituto di ricerca come l’INVALSI, che un progetto di trasferimento di sede non preveda la destinazione di uno dei suoi patrimoni culturali imprescindibile per la propria attività di ricerca com’è la Biblioteca”.

Nella foto: Villa Falconieri, attuale sede dell’Invalsi