Innovazione didattica: il Parlamento avvia un’indagine conoscitiva

La Commissione Istruzione della Camera ha avviato ieri un’indagine conoscitiva sull’innovazione didattica, anche legata all’uso di nuove tecnologie.

L’iniziativa trae spunto da un’esigenza avvertita a livello internazionale. L’Assemblea Generale dell’Onu, nell’adottare la Risoluzione del 25 settembre 2015, “Trasformare il nostro mondo – l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, dichiarava, tra l’altro, “Ci impegniamo affinché vi sia un’educazione di qualità a tutti i livelli (scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado, università e formazione tecnica e professionale). Tutte le persone a prescindere dal sesso, dall’età, dalla razza o dall’etnia, persone con disabilità, migranti, popolazioni indigene, bambini e giovani, specialmente coloro che si trovano in situazioni delicate, devono avere accesso a opportunità di apprendimento permanenti che permettano loro di acquisire gli strumenti e le conoscenze necessarie per partecipare pienamente alla vita sociale. Ci impegneremo ad assicurare ai bambini e ai giovani un ambiente stimolante per la piena realizzazione dei loro diritti e la messa in pratica delle loro capacità, aiutando i nostri paesi a beneficiare del dividendo demografico attraverso scuole sicure, comunità coese e le famiglie.

All’interno della Risoluzione, tra i 17 obiettivi, il n. 4 – “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti” – è ora oggetto di una indagine parlamentare proposta dall’on. Alessandro Fusacchia, deputato di +Europa.

La Commissione Istruzione della Camera ha avviato un’indagine conoscitiva sull’innovazione didattica, anche legata all’uso di nuove tecnologie. “L’innovazione didattica– ha dichiarato Fusacchia – ha una natura al tempo stesso tecnologica e sociale: è un tema sul quale si dovranno confrontare negli anni a venire tutti gli attori del sistema scolastico pubblico e privato, italiano ed europeo, per far fronte alle esigenze della società e del mercato del lavoro. Come sarà la scuola nell’era dell’intelligenza artificiale?”.

Saranno indagati il rapporto tra innovazione didattica, nuove metodologie di insegnamento, e innovazione digitale, per capire se e in quali casi esse siano collegate e in che misura diverse tipologie di innovazione didattica influenzino le scelte degli studenti e i successivi percorsi di formazione e apprendimento.

Con l’indagine vogliamo capire– ha proseguito il deputato proponente – come si possa allineare l’attuale modello educativo nazionale alle istanze richieste dalla società e dall’innovazione digitale, e come colmare i divari attuali all’interno del sistema scolastico”.

Al termine dell’indagine, che si concluderà entro il 30 novembre 2019, la commissione illustrerà i risultati della ricognizione e prospetterà le eventuali ipotesi di intervento normativo.